5. La narrazione mitologica

La narrazione mitologica

“La mitologia non è una bugia; la mitologia è poesia, è metafora. È stato ben detto che la mitologia è la penultima verità… penultima perché l’ultima non può essere messa in parole. È al di là delle parole, al di là delle immagini, al di là del confine limitante della Ruota del Divenire buddista. La mitologia lancia la mente al di là di questo confine, verso ciò che può essere conosciuto ma non detto.” – Joseph Campbell

I WingMakers sono una mitologia contemporanea, eppure offrono una comprensione e una prospettiva su un ampio spettro di argomenti che riguardano la natura spirituale dell’individuo, la non trasparenza dei governi, l’abuso religioso, la singolarità tecnologica e la più vasta struttura cosmologica che chiamiamo multiverso.

Utilizzano anche una modalità trans-mediale, dove la loro narrazione mitologica non è confinata alla letteratura ma comprende musica, arte, poesia e filosofia, il tutto sotto un’arcata di proporzioni cosmologiche.

La mitologia permette a un creatore visionario come James Mahu di rappresentare delle narrazioni immersive che esplorano i segreti dell’immortalità dell’anima umana, la sua relazione con il multiverso, come e perché le forze oscure hanno creato la nostra “prigione” attuale e come queste intricate questioni giungano a una risoluzione.

In questa mitologia, i WingMakers sono una razza di viaggiatori temporali che si sono evoluti dal DNA umano. In passato erano chiamati Elohim, o Portatori di Luce in tempi più antichi. I WingMakers sono noi in un tempo futuro. Hanno il vantaggio di conoscere le trappole e i tranelli che attendono l’umanità man mano che evolve. Guardano i secoli come noi sfoglieremmo le pagine di un libro.

I WingMakers hanno lasciato dietro di sé dei siti progettati per trasferire a noi la loro conoscenza in un tempo preciso e a precise persone. Queste persone sono incaricate di preparare il pianeta per qualcosa di profondamente dirompente: la firma-evento di una specie. I WingMakers chiamano Gran Portale, l’irrefutabile scoperta scientifica dell’anima umana.

Il problema è che questa scoperta non è desiderabile da chi detiene il potere; e chi detiene il potere non sono i leader politici, industriali o religiosi di cui solitamente si sospetta; questi ultimi sono, piuttosto, involontari complici di un più grande potere nascosto. Un potere interdimensionale e invisibile, le cui interazioni con l’umanità risalgono al momento iniziale della vita umana sulla Terra, un potere che si è ritirato solo in tempi più recenti.

Comunque – continuando a perpetuare l’illusione attraverso le istituzioni e la cultura – le limitazioni che furono instillate nel corpo, nella mente e nella coscienza degli umani continuano a permanere nonostante i creatori di queste limitazioni se ne siano andati. Degli umani hanno deciso di avvantaggiarsi dell’illusione per la loro auto-celebrazione, perpetuandola involontariamente.

Colmando il vuoto di potere, i nuovi arrivati hanno occupato i livelli alti dei governi, delle religioni, delle istituzioni e delle multinazionali. Questo è ovunque e in nessun luogo nel contempo e il modus operandi primario consiste in una semplicissima dichiarazione: dividi e conquista; una dichiarazione che separa in classi, etnie, livelli di istruzione e un migliaio di altre cose.

Se tutto è diviso, nulla è intero. Questa è la grande illusione accuratamente perpetuata.
I WingMakers, essendo viaggiatori temporali e conoscendo questa condizione, impiantarono la conoscenza e istruirono i messaggeri, iniziando a sviluppare il lento e laborioso piano di rovesciare questa grande illusione… Così, per abbattere le mura mentali ed emozionali della separazione fu concepito il Gran Portale.

Questa narrazione scorre in tutto il Materiale dei WingMakers, talvolta velata in romanzi come Quantusum o The Weather Composer, altre volte espressa con grande realismo come nelle Interviste al dr. Jamisson Neruda.

Ursula LeGuin scrisse: “Circa cinquant’anni fa, il poeta Rainer Maria Rilke guardò una statua di Apollo, la quale, sembra, gli parlò dicendo: “Tu devi cambiare vita”. Quando il vero mito emerge nella coscienza, sempre il suo messaggio è “tu devi cambiare vita”.

Forse il messaggio più intenso di James Mahu presente nella mitologia dei WingMakers è questo: dovete cambiare vita. Non perché lui vi dice come e perché, ma perché qualcosa in questa grande tela mitologica vi ha raggiunto, vi ha guardato negli occhi attirando la vostra logica, la vostra percezione della verità, e ha risvegliato le vostre capacità intuitive quanto basta a vedere quella parte di voi incompresa e denutrita nota come Sovereign Integral.

Joseph Campbell, studioso di mitologia, scrittore e conferenziere americano, ha detto: “I miti sono dei sogni pubblici, i sogni sono dei miti privati.” Forse la cosa migliore che noi come specie possiamo fare è rendere l’irrefutabile scoperta scientifica dell’anima umana un sogno pubblico che diventa una realtà pubblica.—