4. Partecipare agli Event Temples

“L’etica non può fondarsi sul nostro senso di obbligo verso le persone, essa è completa e naturale soltanto quando sentiamo questa reverenza per la vita e il desiderio di avere compassione verso tutte le creature, aiutandole per quanto è in nostro potere. Io penso che questa etica sarà sempre più riconosciuta per la sua grande naturalezza e perché è il fondamento del vero umanismo per il quale dobbiamo batterci se la nostra cultura deve diventare veramente etica.” – Albert Schweitzer

Partecipare alle sessioni degli Event Temples è un esempio di vero umanismo ma, come la citazione di Albert Schweitzer suggerisce, è più utile se non si partecipa per obbligo o senso del dovere. La pratica delle sessioni degli Event Temples è stimolante perché far parte di una comunità quantica è un’esperienza nuova, che sincronizza la tua energia con quella di altre persone a te simili per mente e spirito. Il mio unico consiglio è di praticare per convinzione del tuo stesso cuore e non perché ti senti obbligato a farlo.

Il motivo per cui dico questo è perché puoi praticare qualcosa che nel corso del tempo può diventare un processo meccanico, eseguito per obbligo o per dovere. Molti di noi che da bambini hanno preso lezioni di musica conoscono molto bene questa sensazione.

Vorrei leggermente modificare la citazione di Albert Schweitzer: la pratica di partecipare alle sessioni degli Event Temples non può fondarsi su degli obblighi verso le persone o il pianeta, ma è completa e naturale soltanto quando sentiamo che la nostra partecipazione è guidata da un autentico impulso del nostro cuore e del nostro spirito.

Questa pratica ha un ritmo, e per qualcuno questo ritmo può essere un evento quotidiano e per altri una volta al mese. Qui non c’è alcuna formula di giusto o sbagliato. Non vi è il giudizio che più è meglio e meno è peggio. Ciò che è importante è che partecipi all’invito e alla chiamata del tuo cuore e della tua anima, e che quando arrivi a una sessione di Event Temples è perché senti l’autentico desiderio del cuore e dell’anima di irradiare compassione.

È la “grande spontaneità” a dare forza all’azione e che ti connette al più grande serbatoio di fusione spirituale, da dove puoi irradiare un impulso energetico di una tale magnitudine impossibile da credere.

Dal mio mondo al tuo,

James

(giugno 2008)