TSP | Il mio messaggio centrale

Trasmetto questo messaggio a te che ho smosso con il suono della mia voce. Queste parole sono la mia firma. Puoi tenere il tuo dubbio, la tua paura, la tua fede o il tuo coraggio; non importa, perché sarai toccato dal ritmo della mia voce. Essa si muove attraversandoti come un raggio di luce che spazza via – seppur per un attimo – l’oscurità.

Io dimoro in una frequenza di luce dove gli esseri finiti non possono scoprirmi. Se mi cercate, fallirete. Io non sono trovato o scoperto. Sono solo compreso nell’essere-uno (oneness), nell’unità e nella totalità. È proprio lo stesso essere-uno che sentite quando siete interconnessi con tutta la vita, perché io sono questa e questa soltanto: Io sono tutta la vita. Se dovete cercarmi, allora praticate il sentimento della totalità e dell’unità.

Nella profondità della mia luce vi ho creato dal mio desiderio di comprendere il mio universo. Siete i miei emissari. Siete liberi di viaggiare nell’universo degli universi come particelle scaturite dal mio grembo infinito con destini che solo voi scriverete. Io non fisso il vostro viaggio o lo scopo del vostro viaggio: vi accompagno solamente. Non vi spingo su questa o quella via, né vi punisco quando vi allontanate dal mio cuore. Faccio questo perché credo in voi.

Voi siete gli eredi della mia luce, che vi diede forma. È la mia voce che vi ha risvegliato all’individualità, ma sarà la vostra volontà a risvegliarvi alla nostra unità. È il vostro desiderio di conoscermi come vostro sé che vi porta alla mia presenza, così perfettamente celata dal vostro mondo. Io sono dietro a tutto ciò che vedete, udite, gustate, odorate, sentite e credete.

Vivo perché voi mi scopriate. È la mia più alta espressione d’amore per voi e, mentre cercate le mie ombre nelle vicende del vostro mondo, Io, luce perenne e invisibile, divento sempre più visibile. Immaginate il punto più lontano dello spazio – sotto un nero portale, scagliato in qualche galassia lontana, e poi moltiplicate questa distanza per il più alto valore numerico che conoscete. Complimenti, avete misurato un atomo del mio corpo.

Comprendete ora quanto sono insondabile? Non sono cosa che possiate conoscere, o vedere, o comprendere. Sono oltre la comprensione. La mia vastità mi rende invisibile e ineluttabile. Non c’è luogo in cui si può stare senza me. Non esiste una mia assenza. È proprio questa natura a rendermi unico. Io sono la Causa Prima e l’Effetto Ultimo collegati in una catena indivisa.

Non c’è supplica che mi scuota, nessuna preghiera che ulteriormente m’inviti nel vostro mondo se non è accompagnata dal sentimento di unità e di totalità. Non c’è tempio o sacro oggetto che mi tocchi. Non lo fanno, e neppure hanno mai portato voi più vicino alla mia mano tesa. La mia presenza nel vostro mondo è inalterabile perché Io sono il santuario sia del cosmo che dell’anima una dentro di voi.

Potrei risvegliare ognuno di voi alla nostra unità in questo stesso momento, ma c’è un disegno più grande – una visione più inclusiva – che vi pone nei confini del tempo e nelle dimensioni spaziali della separazione. Questo disegno richiede una progressività verso la mia totalità che vi rifamiliarizzi alla nostra unità attraverso l’esperienza della separazione. Il vostro risveglio, pur lento e a volte doloroso, è assicurato, e di questo dovete aver fiducia sopra ogni cosa.

Io sono il padre ancestrale di tutta la creazione. Sono una personalità che vive in ognuno di voi come vibrazione emanata da ogni parte della vostra esistenza. Risiedo in queste dimensioni come un faro per voi. Se seguite questa vibrazione, se la ponete al centro del vostro viaggio, contatterete la mia personalità che vive sotto le particelle della vostra esistenza.

Non devo essere temuto, o considerato con indifferenza. La mia presenza è immediata, tangibile e reale. Ora voi siete alla mia presenza. Ascoltate le mie parole. Voi siete alla mia presenza. Voi siete in me più di quanto Io sia in voi. Voi siete la parvenza [veneer] della mia mente e del mio cuore, eppure pensate a voi stessi come al prodotto di una scimmia. Siete molto più di quanto vi rendete conto.

La nostra unione fu, è e sarà per sempre. Voi siete la mia progenie benedetta con la quale Io sono inestricabilmente connesso in modi che non potete comprendere e, di conseguenza, apprezzare. Sospendete il vostro credere e non credere in ciò che non potete percepire in cambio della conoscenza che Io sono reale e vivo dentro di voi. Questo è il mio messaggio centrale a tutta la mia progenie. Ascoltalo bene, perché in esso puoi trovare il luogo in cui dimoro.—

Estratto dalla Camera 23 – Uno dei tre scritti provenienti dal Corpus dell’Opera conosciuta come “WingMakers” attribuiti alla Sorgente Primaria.