“Allora, ci dica la sua opinione. Lo spaziotempo esiste realmente?”
“Sembra che siate giunti alla conclusione che lo spaziotempo o esiste oppure no, quando invece io credo sia l’una che l’altra cosa.”
Una delle donne scrollò le spalle. “Come può qualcosa esistere e non esistere allo stesso tempo?”
“Lo può perché noi viviamo e funzioniamo in tutti gli spazitempi. Lo spaziotempo non è un’espressione binaria della Natura. Per sua stessa natura, la Natura è tutte le dimensioni di spaziotempo. Esiste su ogni livello, in ogni particella, in tutto. La Natura è tutto. Noi siamo parte di essa.” Raccolse della sabbia e la lasciò scorrere tra le dita. “E non soltanto questo deserto, o le palme o anche questo pianeta. La Natura è ogni cosa, ogni luogo e ogni tempo” fece una pausa e guardò i tre volti che la stavano fissando. “E chi, questo, includerebbe?”
Una delle donne puntò il dito al petto. “Noi… gli umani…”
“Noi siamo esseri infiniti che intessono la propria via nello spaziotempo in una successione di corpi e identità temporali. Lo spaziotempo è l’unica costante del nostro viaggio e del suo intrinseco apprendimento. Se non esistesse, allora l’illusione della sua esistenza è perfetta, e ogni cosa che è perfetta deve esistere e, pertanto, non è un’illusione.”
“Beh, di certo ha una mente che eleva lo standard della nostra conversazione” fece notare l’uomo.
“Tuttavia, lo spaziotempo non è la base fondamentale” continuò la visitatrice. “Esiste una realtà preternaturale, primordiale, formativa e omnicomprensiva ed è il buco nero che sta dietro a tutti i buchi neri. È la fonte dello spaziotempo, nello stesso modo in cui noi siamo la fonte della dualità. È un mondo in cui gli opposti sono creati dalla separazione.” (…)
– Estratto da Nel deserto, James Mahu | Racconto del MOCI
