Domanda – Qual è esattamente il significato e il valore del concetto che chiamiamo sincronicità?
James – Per prima cosa, dobbiamo essere d’accordo sul fatto che viviamo in dimensioni multiple simultaneamente. Secondariamente, dobbiamo anche credere che siamo impregnati di libero arbitrio. Terza cosa, dobbiamo credere di essere esempi viventi della nostra trasparenza per la nostra anima-sé, o ciò che io chiamo il Sovereign Integral. Quando le nostre credenze abbracciano queste tre cose, possiamo sperimentare e comprendere la sincronicità significativa.
La sincronicità assume molteplici forme nel mondo fisico.
Un esempio è come il futuro viene previsto dal nostro subconscio, come quella visione viene passata alla nostra immaginazione e può, pertanto, configurare il nostro futuro. In altre parole, è il nostro futuro che sta creando il nostro Infinito Adesso in questo particolare spaziotempo. Di fatto, il nostro futuro sta scrivendo il copione della nostra vita odierna.
Ora, la vera domanda è: quale futuro? Ce n’è un numero infinito in dimensioni così numerose anche solo da immaginare. Quale futuro del nostro Sé – il nostro Sé interiore – permettiamo alla nostra immaginazione di vedere, interrogarsi, amare, ammirare, emulare e vivere? Quale futuro?
La sincronicità è una produzione di questo fenomeno; lampi di sincronicità a breve termine che si esprimono come: “ci stavo proprio pensando ora…” oppure “che coincidenza che questa o quella cosa sia successa in questo particolare momento”.
È come vedere la vita a un incrocio dove il futuro e il presente improvvisamente si fondono ed è possibile vedere la loro sovrapposizione, lì dove coesistono. Questi provengono da un futuro sé che può essere fra dieci minuti o anche un anno.
Tuttavia, nel lungo termine, la sincronicità è particolarmente significativa e preziosa quando possiamo immaginare il nostro futuro sé nella luce più favorevole, dove possiamo vederci come il tutto dell’unità e un uno dell’individualismo. Un presente sovereign e un futuro Integral. Questa è la forma di sincronicità che ricerca il nostro sé superiore: la parte di noi dove ci sentiamo coerenti, allineati e sintonizzati con l’intelligenza che scatta in tutta la vita.
Quando riusciamo ad accendere l’interruttore della luce facendola splendere sul nostro sé più profondo – quella parte di noi che è la nostra totalità – questo inizia a interagire con il nostro sé umano. Ci parla. Ci attrae nel suo sistema di credenza non con parole; vi è una sostanza più fine, più resiliente di qualsiasi materia, più di uno spaziotempo infinito dove le cose comprese sono vaste, durature e formative. Questa sostanza è la sincronicità… il nostro futuro sé come identità realizzata in cui possiamo vivere come esseri umani, usando la mente umana e il cuore umano.
Questa sincronicità è importante da coltivare ed è possibile. Non si tratta di manifestare il futuro in termini di cose materiali o anche di salute. Riguarda il vivere al meglio delle nostre capacità come nostri futuri sé nel nostro presente e infinito momento in qualsiasi spaziotempo esistiamo come esseri individualizzati. Nel farlo, scopriremo che la nostra credenza nel futuro evolve sempre nella direzione di un’intelligenza universale. Non la credenza in una Terra sanata e noi tutti che viviamo su di essa come angeli giubilanti. Si tratta, piuttosto, dell’emergere di una visione di ciò che la coscienza è: fratturata eppure unificata. Frattale eppure creativa e divergente. Dimensionale al di là dell’immaginazione.
Il futuro di noi stessi è contenuto nel presente di noi stessi, e il futuro è una nostra scelta. A quale nostro futuro sé permettiamo di scrivere il copione del nostro oggi? Quale nostro futuro sé invitiamo a interagire con noi? Permettetemi di essere chiaro: il nostro futuro sé non è quello vecchio in questa vita, è quello senza età o definizione di spaziotempo che si integra con il nostro sé umano. È quel futuro sé che noi possiamo invitare nella nostra vita attuale.–
– Estratto da: Sincronicità Significativa, James Mahu (Saggi del MOCI)