Mappa, bussola e… otium | Riflessione personale

Dalle statistiche, il numero dei visitatori di Stringhe d’Eventi e di coloro che si sono abbonati è progressivamente aumentato nel corso degli anni. La cosa non può che far piacere, dato che lo scopo del sito è proprio quello di permettere al maggior numero di persone possibili di accedere ai testi di James in italiano.

Poiché il Materiale WingMakers non soltanto è vasto ma anche composito, è più che comprensibile che chi si è avvicinato negli ultimi anni o si sta ora avvicinando possa sperimentare un senso di smarrimento di fronte a tale abbondanza e varietà. Questa pagina intende offrire qualche suggerimento per ovviare, almeno in parte, a una sensazione di disorientamento a trovare (o anche riconoscere) ciò che può interessare.

Con l’ultimo aggiornamento 2020, nel sito WM.com è confluito anche parte del Materiale dei siti Lyricus ed EventTemples, poi successivamente chiusi. Lyricus ed EventTemples vennero aperti con una specifica funzione legata al momento temporale del loro lancio. Ogni cosa nasce, si sviluppa e infine scompare una volta assolta la propria funzione. Ciò che ancora è utile si trasferisce, ciò che è superato o che non si integra al nuovo contesto viene abbandonato.

Ora abbiamo tre siti distinti: WingMakers – Sovereign Integral – MOCI. I tre siti sono indipendenti ma correlati e, naturalmente, in ciascuno vi sono rimandi ai contenuti presenti negli altri, seppure con diverse presentazioni e approcci. Se Sovereign Integral e MOCI appaiono monotematici – il primo specifico alla presentazione del concetto “Sovereign Integral” e il secondo a fondamento del Movimento di Coscienza e Interconnessione che promuove – il sito WingMakers è più articolato, anche perché raccoglie 25 anni di progressive implementazioni e diversi approcci per un pubblico che, all’inizio, non poteva essere che variegato. Ecco, quindi, la molteplicità di mezzi per il trasferimento di informazioni che avrebbero dovuto essere comunicate a persone con differenti interessi.

Chi ha avuto accesso al Materiale più o meno dalle prime pubblicazioni, ha avuto dalla sua il “tempo”, il prezioso alleato per una comprensione e assimilazione progressiva. Tra un gruppo di materiali e l’altro spesso passavano anni, per esempio l’intervallo 2009–2014 e poi l’intervallo 2014–2020. Chi si approccia al sito WM attuale (e anche a SdE) ha tutto contemporaneamente ed è facile comprendere l’ansia di non riuscire ad accogliere con comprensione quanto sta di fronte.

Poiché le Musiche sono ascoltabili e i Dipinti sono visibili nei siti originali, nel mio piccolo ho cercato di favorire una visione organica del Materiale testuale utilizzando due procedure: sezioni e cronologia.

Quindi, la mappa consiste nelle pagine:

  • Sezioni e contenuti” – in cui viene elencato il Materiale secondo la disposizione tematica organizzata nel sito WM.com), oppure…
  • Cronologia” – dove il Materiale viene elencato rispettando l’ordine di pubblicazione.

La bussola, l’ago magnetizzato che punta a uno specifico Materiale, è quel particolare interesse dello studente:

  • si vuole procedere seguendo l’ordine cronologico, entrando così progressivamente nello sviluppo delle informazioni che spesso sono sequenziali? oppure…
  • si preferisce affrontare una tematica e seguirne le diverse presentazioni?

Sia in un caso che nell’altro, tuttavia, chi vuole entrare nel merito del Materiale e averne una propria effettiva comprensione, ha bisogno di tempo… per cui, deve riappropriarsi del proprio spazio temporale.

Condizionati e imprigionati da una velocità generalizzata, noi  abbiamo perso la cognizione di avere un “nostro spazio temporale”. Accettiamo l’imposizione di scadenze e cottimi e, di conseguenza, ci impregnamo di frettolosità e superficialità verso tutti e tutto. Non più qualità ma quantità… non più gustare ma fagocitare… Non abbiamo più il tempo per pensare con la nostra testa, per cui ci adagiamo ad ascoltare gli altri, accogliendo pensieri e opinioni pre-confezionate di varia e vaga provenienza – come cibo da scongelare e scaldare in cinque minuti nel microonde piuttosto che lavare le verdure, procedere alla preparazione e attendere i tempi di cottura naturali.

Nell’antichità il tempo non aveva solo una quantità, ma anche delle qualità e queste qualità erano considerate provenienti da un ordine superiore. Oggi abbiamo perso l’ordine superiore, l’ordine del moto dei pianeti: alcuni veloci, altri lenti e altri ancora lentissimi; l’ordine delle stagioni e delle loro influenze sugli esseri; l’ordine del giorno e della notte, e le relative virtù per una vita naturale. Nell’antichità c’era un tempo qualitativo particolare, che presso gli antichi romani era l’otium. L’otium era il tempo libero dalla produttività, dedicato allo studio o alla riflessione personale. Per inciso, gli schiavi erano considerati degli strumenti parlanti, per cui non spettava loro tale qualità di tempo. Forse consideriamo noi stessi alla stregua di strumenti parlanti? Che al termine “ozio” sia stato successivamente attribuito un valore negativo, in quanto diventato sinonimo di “inerzia e improduttività”, ben lascia intendere l’involuzione del pensiero relativamente al rispetto dell’otium, lo “spazio temporale” di un individuo.

Questa divagazione è un invito a riappropriarsi del proprio otium, così da gustare e assimilare il Materiale WM secondo la direzione della propria bussola.

Sostando senza fretta, senza aspettative e senza frustrazioni…

Se per studiare una Camera della Filosofia o un’Intervista a James, immergerci in un Dipinto o nell’ascolto ripetuto di una Musica suggestiva, ci prendiamo con rilassatezza tutto il tempo che ci serve o che ci piace – volutamente ignorando il presunto assedio del  Materiale in attesa – noi creiamo un piccolo e sereno vuoto intorno a noi. Un vuoto che è, in realtà, un pieno di potenziali verso un ordine superiore di autentica e autonoma comprensione.—

[Oggi, Plenilunio: massima riflessione della luce solare nell’oscurità notturna]


 

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