“Il 2012 è solo una pagina del “libro” intitolato L’Era della Trasparenza e dell’Espansione. La vita dell’inganno – l’epoca di veli su veli su veli – sparirà purché un numero sufficiente di persone si erga dentro di sé e onori il Sovereign Integral al proprio interno esprimendo la sua verità. Ma per far questo, le persone devono accordarsi alla sua coscienza separata dal Sistema Mente Umana, ed è questa la linea d’azione che le persone devono tenere.
La ricerca di informazioni è terminata. La ricerca di un maestro, di un guru, di un percorso religioso o spirituale, o di una guida spirituale è terminata. La ricerca di qualcosa da incolpare è terminata. La ricerca di informazioni nascoste sulle forze delle tenebre è terminata. L’espressione della coscienza Sovereign Integral e la disattivazione della Struttura di Soppressione sono il focus di ogni individuo in questa nuova era.”
– Intervista a James Mahu del Project Camelot, D/R. 2
L’Intervista a James del Project Camelot risale al 2008. Forse qualcuno si ricorderà quel periodo: eravamo in piena New Age. C’erano grandi aspettative intorno al 2012, ritenuto l’anno che il Calendario Maya indicava come la fine del Quinto Sole, precisamente il 21.12.2012 con il Solstizio d’Inverno. Da lì, l’inizio del Nuovo Sole, il Sesto, altro ciclo di 5126 anni. Ci si attendeva il crollo dei vecchi sistemi o una catastrofe naturale, con conseguente inizio di un nuovo ciclo che avrebbe portato armonia e solo cose buone, più o meno da un giorno all’altro. Questa era la visione allora predominante per molti. Dovremmo, quindi, stare vivendo i primi anni di questo nuovo ciclo millenario…
L’estratto citato chiariva alcuni punti fondamentali in merito al 2012 e alle aspettative che allora, come ora, alcuni avevano o ancora hanno. In questa nostra pagina “2023” – a distanza di ormai dodici anni dal 2012 e sedici dal 2008 – trovo quanto espresso allora ancora profondamente attuale, per cui alcune riflessioni del momento.
Un primo punto dello scritto è che il cambiamento verso una maggiore trasparenza era/è una possibilità e non una certezza: “la vita dell’inganno sparirà purché un numero sufficiente di persone…”, quindi il cambiamento è in funzione di un’operatività individuale allargata. Questo è un dato che già altri hanno presentato, p.e. Rupert Sheldrake con la “risonanza morfica”, Lyall Watson con la “centesima scimmia”, e anche Maharishi Mahesh Yogi con l’“Effetto Maharishi”, tanto per citare.
Un secondo punto era/è che questo nucleo, calcolato in circa 10-12 milioni di persone, esprima la coerenza cuore-mente generata dall’influenza del proprio Sovereign Integral che sussurra allo strumento umano (corpo, mente, emozione) nella più ampia “condizione umana” (che ingloba ego e subconscio).
In breve – strumento umano permettendo – per potersi esprimere nella dualità di spaziotempo, ci sono cinque aspetti del suo avamposto di forma che il S.I. deve in un certo qual modo conquistare: il corpo e il suo istinto di sopravvivenza; la mente e i suoi attaccamenti ideologici; le emozioni che spingono ad azioni protettive; l’ego con la sua affermazione identitaria; e il subconscio, il più sottile e trascurato agente condizionante.
Conoscere queste macro suddivisioni ci permette di entrare nelle singole componenti presenti in noi, quelle che James raccoglie nell’espressione “Struttura Occulta di Soppressione del S.I.” Ogni elemento di questa nostra struttura dovrebbe essere portato alla luce, osservato e compreso; in altre parole, distinto e gestito, così da riuscire poi ad “accordarci alla sua coscienza separata dal SMU”, cioè alla coscienza S.I., ultimamente definita anche “coscienza uno, molti e tutto”, ben diversa dalla coscienza del Sistema Mente Umana.
Il terzo punto era/è nel paragrafo successivo: “L’espressione della coscienza Sovereign Integral e la disattivazione della Struttura di Soppressione sono il focus di ogni individuo in questa nuova era.” Qui viene indicata la via da percorrere per realizzare l’Era della Trasparenza e dell’Espansione, una Umanità che si basa sull’espressione di una reale sovranità individuale oltre le limitazioni e i condizionamenti di una specie nella dualità di spaziotempo: o si cerca di uscirne non alimentando la dualità imperante, o si rimane al suo interno, consci però di essere attivati da essa e di coadiuvare quelle energie contrapposte che ci muovono sulla questa scacchiera secondo schemi millenari anche appassionati e appassionanti.
Il quarto punto era/è l’abbandono della ricerca al di fuori di noi e un invito a disattivare le dinamiche [1] che rafforzano la Struttura Occulta di Soppressione del S.I.: i pulsanti emozionali, mentali, egoici e subconsci di giudizio e sopravvivenza immedesimati in un corpo che vive in una pagina di questa nuova era, questo nostro arco temporale provvisoriamente dominante.
Nel racconto del MOCI “Sotto l’albero”, James esprime la sua comprensione per la difficoltà di quanto sopra con le parole dello Straniero:
“Io non sono del tutto pronto a rinunciare alle vecchie complessità che mi circolano nella mente e nel cuore. Ho ancora da giocare il gioco della sopravvivenza. Ho ancora bisogno di vivere in alcune varianti delle convenzioni sociali. Non posso rinunciare a tutto quello in un solo momento come per magia.”
Noi, forse, non per magia ma per volontà, un po’ per volta…
Paola
[1] Vedi anche il diagramma Mappa degli Stressor in L’Attivismo Spirituale
