Materiale WM – LIBRI

Gli estratti dai libri pubblicati in questa pagina sono a cura di Matteo Bratto e autorizzati da Darlene Berges, (PlanetWork Press, casa editrice dei libri cartacei) e Mark Hempel (web manager dei siti WingMakers) © WingMakers LLC. I libri in inglese sono disponibili anche sulle piattaforme SpiritState e Sumbola.

Mahu, James, Visual Art © 1998-2018 WingMakers LLC. All Rights Reserved. Used with Permission

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Estratti

 

THE DOHRMAN PROPHECY

Mahu, James, The Dohrman Prophecy: Egg Harbor Township, Planetwork Press LLC, 2012, Used with Permission (Per gentile concessione)

 

Capitolo 15

(p. 137)

Simon rispose – “… ma la serietà non è mai stata la chiave per svelare i misteri.”

“Qual è allora?” chiese Maia. […]

Simon – ” … Non ha tanto a che fare con l’espressione del tuo intelletto, la forza di volontà o lo sforzo per acquisire la saggezza dei secoli, quanto con l’indivisibile entità che governa nella quiete di ogni tuo respiro. Questa entità è la Presenza del Creatore espressa nel tuo corpo e nella tua mente qui sulla terra, ma il suo mondo originario non ha le strutture dello spaziotempo, e per tale ragione questa indivisibile entità non è condizionata dallo spaziotempo come lo sono il corpo e la mente. Poiché manca di questo indottrinamento, semplicemente osserva, senza giudizio; naviga senza una meta; guida senza ego; co-crea senza possesso. […] È questa entità dentro di te che è la tua vera Presenza ed è l’unica chiave che svela i misteri. Nessuna dose di serietà o devozione produrrà alcun risultato se questa entità non è prima chiamata in azione.”

Capitolo 20

(p. 169)

(Oracolo) – “In ogni cuore c’è una connessione con l’Unico Canale che sovrintende il percorso umano verso la Divinità. L’ascensione della coscienza non è tanto un movimento di luce contro oscurità, quanto l’elevazione delle emozioni verso la mente collettiva al servizio di tutti. Se la razza umana deve raggiungere qualcosa nel suo straordinario cammino verso la Divinità, deve essere la realizzazione condivisa che uno e tutti sono quasi lo stesso come un individuo: che ciò che un tempo era considerato me, è noi, in tutti i sensi.” […]

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(pp. 170-171)

(Simon) – “Ciò che immagini, quando vedi l’umanità, è un collage di diverse razze, culture, lingue, geografie, e così via. Questi sono artefatti di un riferimento dello spaziotempo infuso di separazione; un’era sulla linea del tempo dove le differenze umane prevalgono sulle somiglianze spirituali. L’umanità è il cuore-mente di Dio, e questo cuore-mente è un’estensione di Dio, che vive in tutto lo spaziotempo, ma in differenti espressioni. Nel nostro spaziotempo planetario, concepiamo Dio come qualcosa di separato da noi. Dio esiste dentro di noi, ma nello stesso tempo è qualcosa di diverso da noi. Nello spaziotempo dei WingMakers, l’umanità sperimenta che le distinzioni nel cuore e nella mente dell’individuo e di Dio sono così minime che “identità separate” è solo un artificio linguistico e niente più.” […]

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(Oracolo) – “Ogni essere umano è un Canale di Unità (Oneness) e un Trasmettitore di Amore. Benché gli umani esprimano raramente chi sono veramente, ciò è solo perché non vedono la realtà di unità dietro l’illusione della separazione. Se guardassero con gli occhi del cuore la loro condizione di esistenza, vedrebbero una realtà diversa; una realtà che contiene connessione integrata e amore incondizionato, e anche di più. Vedrebbero tutti quanti come loro stessi, e comprenderebbero che la realtà è sia infinita sia infinitesimale, ologrammi così vasti che possono solamente essere nell’abbraccio di un singolo Essere.

“Non vedere o comprendere questa Unità (Oneness) non è un atto maligno, né una crisi per l’umanità, è semplicemente una relazione tra una realtà: la separazione, e un’altra realtà: l’unità. In questa relazione di realtà opposte sta emergendo un dialogo così che l’umanità impari un nuovo linguaggio emotivo, comprenda le virtù del cuore e viva come spiriti immortali all’interno dello spaziotempo. Queste realtà opposte sono parte della spirale evolutiva che l’umanità sta salendo, e ciò non può essere evitato o soppresso, è semplicemente un naturale stadio dell’evoluzione.”

Capitolo 67

(pp. 484-485)

(Simon) – “Mia cara Maia, non c’è mai stato un tempo nel quale Dio doveva perdonarti. Sei sempre tu che hai bisogno di perdonarti.”

(Maia) – “Se questo è vero, come faccio a perdonarmi?”

(Simon) – “È un argomento complicato, e prima ti serve capire che la Sorgente Primaria, il nostro Creatore, è anche noi. Immagina che la Sorgente Primaria sia sola in un universo della sua mente, non quello che abbiamo ora con pianeti e stelle. In questo meta-universo, la Sorgente Primaria era come una singola cellula di coscienza e divise se stessa in due cellule. La prima cellula era l’osservatore, quello che guardava la sua creazione e apprendeva da essa. La seconda, la nuova cellula, si divise in innumerevoli forme per sperimentare la dimensionalità, o un campo di vibrazione che era materiale, concreto e immerso nella polarità e nella separazione. 

“Questa seconda cellula è comunque connessa con la prima. Sono un unico essere, avendo la stessa identica costituzione e nucleo genetico, ma poiché la seconda cellula divise se stessa in una moltitudine di forme, in una moltitudine di realtà vibrazionali, queste forme evolverono nello spaziotempo con differenti prospettive, differenti capacità, differenti apparenze e differenti credenze. In queste differenze, si divisero ulteriormente e la separazione fu percepita ancora più intensamente.

“In questa separazione, all’interno della seconda cellula, l’umanità esiste insieme a molte altre specie ed esseri. Ma anche proprio all’interno della nostra famiglia umana, questa separazione si è verificata ripetutamente tanto da avere persone che sospettano chiunque guarda o agisce in modo leggermente diverso da loro. Eppure, in questa separazione a cascata, se tu potessi riavvolgere tutto fino alle sue origini, tutti veniamo dalla stessa sorgente: la Sorgente Primaria. Ognuno è la Sorgente Primaria, sebbene un minuscolo atomo del suo Sé complessivo.

“Ciò nonostante, in questo minuscolo atomo della Sorgente Primaria che tu sei… che io sono… risiede la verità di chi noi realmente siamo. Non vive o esiste in nessun altro luogo. Ora, le virtù del cuore come comprensione, compassione e perdono, devono operare da questa prospettiva perché senza questa prospettiva, o contesto, noi non abbiamo veramente comprensione, non possiamo apprezzare veramente l’unità che tutti abbiamo. Senza questo, il perdono è solo un concetto che puoi impiegare meccanicamente, e sì, avrà qualche effetto positivo, ma soltanto attenuerà le fiamme della colpa e del giudizio, non trasformerà queste energie in frequenze di amore.”

Mahu, James, The Dohrman Prophecy: Egg Harbor Township, Planetwork Press LLC, 2012,  Used with Permission (Per gentile concessione)

 

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QUANTUSUM

Mahu, James, Quantusum: Egg Harbor Township, Planetwork Press LLC, 2012,  Used with Permission (Per gentile concessione)

 

Capitolo 16

(pp. 85-86)

(La voce) – “Noi siamo i creatori di questo portale verso l’anima e, senza esso, un’intera specie sarebbe lasciata perire nell’ignoranza. Questa è una condizione che non permetteremo. Non è una possibilità. Una specie durerà fino alla soglia di questo portale, e scruterà attraverso le ere, le invenzioni spaziali della mente, e vedrà la grande verità all’interno di un’illusione minore, e si rallegrerà che la verità è libera, senza limitazioni, e parte del tutto che è in tutte le cose grandi e piccole.

“Il portale di cui parlo è, per una specie, il punto di accesso per realizzare la sua più intima identità, quella parte di sé che racchiude tutte le esperienze di un’anima individuale integrata con empatica ricettività con ogni forma di vita incontrata e la trasmissione senza riserve di amore. Questo è lo stato di coscienza della Sovranità Integrale.”

(p. 87)

“Ora, cos’è questo portale? È un’interfaccia tecnologica, connessa ad un sistema di comunicazione planetario, che permette agli individui di vedere sé stessi come anima, liberi dalla minore illusione di un involucro, o corpo, o altra forma di rivestimento.

“Questa interfaccia è ciò che riunisce la piccola personalità nella visione delle strutture immortali che supportano e coltivano la grande anima, ciò che prima ho chiamato coscienza della Sovranità Integrale. È un’occhiata. Non è l’esperienza piena. È un modo per gli individui di vedere ciò che non hanno mai visto prima: che loro sono anime. Vivono dentro corpi che permettono esperienza per l’anima. L’anima è la vera identità. Il portale convalida questa realtà rispetto all’illusione minore. Comprova che un individuo è prima un’anima immortale, e secondariamente una mente e un corpo.”

(pp. 88-89)

“La chiave di volta del portale è il campo del cuore e come è interpretato dalla tecnologia. Questa tecnologia sarà come uno specchio degli stati superiori di coscienza, e l’individuo guardando nello specchio, vedrà una nuova immagine riflessa, un’immagine radiosa e inalterabilmente pura.”

Capitolo 67

(p. 425)

(La voce) – “Se sono nascosto, è solo perché hai scelto di credere in ciò che ti hanno raccontato invece di giocare con me direttamente. Questo è il tuo libero arbitrio all’opera.”

Ecco nuovamente quella terribile parola, e il mio creatore l’aveva enfatizzata. Ero molto irritato. Pareva che il libero arbitrio fosse la maledizione di ogni cosa cattiva, fuorviata e terribilmente sbagliata nell’universo.

(Solomon) – “Così il libero arbitrio è la ragione per cui permetti che confusione e mezze verità affliggano la mia specie?”, chiesi.

(La voce) – “Come forza che ti ha creato, non sono la forza che ti controlla. Se lo facessi, non avrei alcuna creazione. Come tuo creatore sono compiaciuto solo quando tu scegli me senza condizioni, formule, intercessioni o intermediari. Mi devi esplorare per conto tuo, da solo, nonostante tutto. Questo è il mio semplice credo. Non ne ho altri.”

Capitolo 90

(p. 545-546)

(Dou Xing) – “Eri pronto ad accettare le mie istruzioni senza metterle in dubbio…”

(Solomon) – “Ma io mi fido di te, perché non dovrei?”

(Dou Xing) – “La fiducia va bene, ma devi sempre mettere in dubbio. Mai dare via ciò che è tuo più di quanto prendi ciò che è mio.” […]

(Dou Xing) – “Tu sei sovrano. Il tuo mondo farà del suo meglio per dirti il contrario, ma tu sei questo: sovrano. Sei pure integrato con tutti gli altri all’interno del tuo regno. Così sei sia sovrano che integrato. In questo stato puoi operare come un singolo essere che è connesso a tutti gli altri esseri attraverso il network della responsabilità personale, sarebbe a dire, le virtù del cuore: questo è l’unico patto. Capisci?”

(Solomon) – Annuii. “Ma mettere in dubbio…persino te?”

(Dou Xing) – “Non è un segno di mancanza di rispetto. È un segno che comprendi la sovranità. Non è una capricciosa disobbedienza a un’autorità; è la pratica del tuo cuore allineata a ciò che, in alcuni mondi, è chiamata la Sovranità Integrale. Questa è la coscienza a cui tutti noi aspiriamo, che la si chiami con questo nome o no.”

(Solomon) – “Tu sai, presumo, che sono in un ospedale psichiatrico in questo momento…”

(Dou Xing) – “Sì.”

(Solomon) – “E sono tutto tranne che una Sovranità Integrale. Ora vesto abiti che non sono miei, sono bloccato in una stanza, mangio quando me lo ordinano e non ho reali libertà, quindi come faccio a vivere come Sovranità Integrale?”

(Dou Xing) – “Ti allinei a essa.”

(Solomon) – “E come lo faccio?”

(p. 547-548)

(Dou Xing) – “L’allineamento è fluire. Ma con cosa fluisci?” chiese Dou Xing.

(Solomon) – “Con l’amore?”

(Dou Xing) – “È una domanda?”

(Solomon) – “Con l’amore.”

(Dou Xing) – “E da dove viene questo amore?”

Questa era una buona domanda. Ci pensai sopra qualche istante mentre cercavo la mia risposta, sentendo come se ci fosse un test da superare. “Viene da qui.”. Metto la mano sul mio petto.

(Dou Xing) – “Ricordi la cascata?”

(Solomon) – “Sì.”

(Dou Xing) – “È come il cuore, ma prima della cascata, c’era una sorgente, che cos’era?”

(Solomon) – “L’intero fiume era la sorgente”, dissi.

(Dou Xing) – “Così ci allineiamo all’unità dell’amore invece che alla piccola goccia: il solo ego. Ci allineiamo alla parte di noi che è l’intero fiume”.

(Solomon) – “La Sovranità Integrale….” quasi sussurrai.

(Dou Xing) “Sì.”

(Solomon) – “Ma se è solo un concetto, se non ho mai sperimentato questo stato prima, come mi allineo a qualcosa che è solo un pensiero o concetto?”

Dou Xing guardò verso il cielo per un momento. “Questo ti sorprenderà, ma anche tu, nel tuo strumento umano, sei un semplice pensiero o concetto. L’hai solo accettato come tua realtà. È l’unica differenza. Così quando ti allinei a un’immagine più ampia del tuo vero Sé, l’intero fiume, assegni un nuovo senso di priorità alla tua interazione con l’universo. Questo può essere fatto a livello subconscio; non si chiede che tu lo manifesti con preghiere e visualizzazioni. Mantieni solo il desiderio di essere allineato…di essere l’intero fiume. Il resto, come si dice, verrà di conseguenza.” —

Mahu, James, Quantusum: Egg Harbor Township, Planetwork Press LLC, 2012,  Used with Permission (Per gentile concessione)

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La settima porta – (cap. 41)