Metà mio – Poesia HAKOMI Camera Venti

Quando vedo il tuo volto, io so che sei per metà il mio
separato con somma cura per ricordarmi il tutto di te.
Quando svesto il mio corpo, vedo che io sono per metà il tuo
offuscato da un improvviso volo che lascia
l’occhio domandarsi che cosa gli angeli scolpirono nei loro cuori
a ricordar loro così nitidamente della loro casa.

Quando vedo la tua bellezza, io so che sei per metà la mia
che mai deve essere trattenuta in un lucido specchio
che sa del devoto appetito della nostra anima.
Quando guardo i tuoi occhi, io so che sono per metà i miei
traccianti una traiettoria dove la virtù sensuale è la nostra stessa spina dorsale.
Quando tengo la tua mano, io so che è per metà la mia
che svernò tra i suoi simili, essa fa circolare tenerezza
sotto la luna e la fonte d’acqua quando la festa è finita.
Quando bacio le tue labbra, io so che sono per metà le mie
mandate dalla genealogia di Dio per scoprirci
nel delizioso calderone del nostro respiro unito.

Quando ti sento piangere, io so che la tua solitudine è per metà la mia
l’interno così profondo da esserci persi fuori
agognando di rivelarci
come una promessa fatta prima ancor di esser richiesta.
E quando guardo il tuo passato, io so che è per metà il mio
a correre verso i ciliegi,
invisibili all’intero universo noi ci troviamo
ridenti in un improvviso volo
guardando le iniziali scolpite nei nostri cuori.
E ignoriamo gli alberi.

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Nota – Alcuni pezzi hanno un’energia e un movimento semplicemente fondamentali al soggetto del pezzo. Riguardano l’attivazione vibrazionale e nulla più. Così è nel caso dell’Hakomi Camera Venti.

Testo originale: Half minehttps://wingmakers.com/art/mixedmediagallery-ha/

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