(S2 – 33:12) Mark – Ora, che cosa dici riguardo le profezie di disastri come le guerre nucleari, i cambiamenti terrestri come le inondazioni, i terremoti, lo spostamento dei poli, tanto per citarne alcuni? Si profilano ancora nel nostro futuro prima che i tempi buoni, per così dire, possano arrivare?
James – Continueranno ad esserci calamità di vario genere. Tutto fa parte del ritmo della natura e dell’uomo, ma non sono gli avvenimenti del passato a definire la nostra specie o la direzione nella quale avanziamo, quanto l’obiettivo e l’intenzione che abbiamo nei nostri cuori e nelle nostre menti. Quindi, sì, ci saranno guerre e disastri naturali che seguono la scia del risveglio dell’umanità; e sì, verrà naturale supporre che l’indice migliore del nostro futuro sia il passato, ma non è davvero il caso. Le profezie spesso ignorano le energie più sottili del cuore e della mente umana, e si formano invece dagli errori e dai giudizi catastrofici che vediamo materializzarsi nei nostri libri di storia. Vi è una coerenza primaria che rende possibile la graduale apparizione del ponte tra Creatore e creato. Man mano che nei prossimi anni questo ponte si materializzerà, si allargherà al punto che sempre più persone potranno attraversarlo e sentire le influenze vibratorie del loro Creatore – momento per momento – qualora scelgano di toccarLo.
È come se si sollevasse una nebbia che separa un’identità dall’altra e, nonostante ogni prova contraria, il futuro del genere umano è brillante come una stella e anche più duraturo.
Mark – Sì, penso che sia più positivo di quanto mi aspettassi.
James – Sì, e sono ben consapevole che la profezia per quanto riguarda l’umanità e la Terra sia un po’ tetra ma, come ho detto, nel cuore e nella mente della gente comune vi è la visione di ciò che sarà. Anche se non sappiamo esprimerla o afferrala con la mente noi, nondimeno, emettiamo questa visione e questo obiettivo, ed essi escono come un potente imprinting che forma il futuro dell’umanità come un grande Scultore che maneggia le galassie come martello e scalpello.
I motivi più profondi del cuore umano non si trovano nelle parole ma, piuttosto, nei comportamenti e nelle energetiche, o trasmissioni eteriche, che diffondono amore e luce a tutte le creature. Questi, questi sono i muscoli e le membra del grande Scultore o Essere collettivo. Ed è così perché noi siamo i figli del nostro Creatore, la Cui visione e obiettivo sono deposti in ciascuno di noi, e che esprime Se Stesso anche quando siamo ben lungi da una vita spirituale e divina. Non possiamo sopprimere questo più di quanto il sole possa scegliere di non risplendere. [Pausa]
La mancanza di cibo sarà un problema, le malattie saranno un problema o le guerre saranno un problema, e tutti questi sono elementi che spingeranno l’umanità a una nuova griglia, o a una nuova prospettiva in merito ai suoi valori e comportamenti. Ma i motivi più profondi, anche quando dimenticati o ignorati, rimangono come firma collettiva dell’umanità e questi si cristallizzeranno nelle nostre nuove istituzioni, nelle nostre nuove tecnologie, nei nostri nuovi leader e nei nuovi obiettivi di una Terra unita. Questo è il nostro destino. Non è il capriccio di alcuni maestri o delle schiere angeliche: è la voce più profonda e antica dei nostri cuori e delle nostre menti in un coro d’amore, dove la nostra identità è una cellula di un organismo planetario che sta evolvendo e ascendendo. Questo organismo vive e si muove nelle correnti d’amore che riempiono l’universo come frequenze di luce e suono, dall’ordine più alto a quello più basso.
– Intervista a James di Mark Hempel, Sessione 2 –aprile 2008