La mitologia dei WingMakers (Estratti)

Sai perché sono vestito nel mito? 

  Perché l’immaginazione è il solo mezzo dello  strumento umano che può percepirmi. Io sono come l’universo prima dei tempi di Galileo: in attesa del telescopio.

Il Sovereign Integral, James Mahu (2021)

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S1, D/R. 3 – Non sono stato ispirato a creare la mitologia dei WingMakers; sono stato incaricato di realizzare questo specifico compito. Nessuno ha bisogno di ispirazione per eseguire il compito richiesto da chi ha per natura questo scopo come motivo della sua stessa esistenza. Inoltre, io non ho creato un mito. Ho tradotto una Zona Tributaria in un flusso di dati sensorii in grado di catalizzare il sistema talamo-corticale umano al fine di risvegliarne l’innata connessione alla Mente Genetica. Mi riferisco ad esso come a una mitologia solo perché devo ammettere – in tutta onestà – che il materiale non si basa completamente su fatti.

S2, D/R. 13 – Le Zone Tributarie sono state rese pubbliche ora perché nelle prossime tre generazioni di esseri SECU che nasceranno sulla Terra ci saranno gli scopritori del Gran Portale e la mitologia dei WingMakers sarà il flusso di dati sensorii principale che catalizzerà il loro risveglio.

Intervista a James di Mark Hempel, aprile 2008

S1 (0:03:14) – Comprendo l’interesse di sapere che cosa è reale e che cosa non lo sia… si tratta di una cosa fondamentale per la nostra natura, ma nel caso di una mitologia codificata non è essenziale distinguere tra il reale e l’irreale, quanto sentire i suoi effetti sul proprio comportamento e punto di vista. Quando leggete il materiale, vi si aprono nuovi viali di percezione? Iniziate a vedere una nuova geometria nei campi invisibili che vi circondano ogni momento? Vi sentite maggiormente connessi al vostro più alto scopo? Questi sono i punti vitali che vanno osservati e considerati. Lo svilupperò un po’.

La mitologia dei WingMakers è un’opera codificata, vale a dire che ci sono frequenze di luce e di suono intessute nella musica, nei dipinti delle camere, nella filosofia, nella storia e nelle poesie. Queste frequenze, in sé, sono invisibili… si sentono con il cuore più che con il raziocinio della mente.

Coloro che studiano il materiale solo con la mente, specialmente una mente insediata nella visione storica di Dio e dello Spirito, avranno una diversa esperienza rispetto a chi porta con sé sia il cuore che la mente, e lascia andare i punti di vista storici.

Le mitologie e le storie sono in realtà la comunicazione preferita del Lyricus perché si offrono più innocenti: senza l’abituale ricamo del controllo dei fatti, dell’analisi intellettuale, del paragone e così via, che sono tutte caratteristiche dell’intelletto e dell’ego. Per quanto sia possibile, noi cerchiamo di attenuare la possibilità che l’ego e l’intelletto dominino l’interpretazione del materiale.

Vedi, la mente storica è gravata dalle parole e dalle opinioni di migliaia di scrittori fin dall’inizio della storia umana. La reale importanza del materiale dei WingMakers è, in effetti, quella di spostare la persona dalla mente storica e portarla a percepire la connessione al suo Sé Superiore e allo Spirito che lo sostiene. Facendolo, la persona può più facilmente accedere al tono di uguaglianza o alla facoltà intuitiva del suo cuore che apre il canale alla Verità Vivente.

S3 (0:15:58) – Ebbene, ripeto, i WingMakers vivono nella mitologia. È un po’ come la frase attribuita a Willie Sutton quando venne infine catturato… Gli agenti dell’FBI gli avrebbero chiesto: “Perché rapini le banche?” E Willie avrebbe risposto: “Perché è lì che c’è il denaro.” I WingMakers vivono nella mitologia perché è lì che la storia vive. Vedi, le informazioni vivono e muoiono con un ciclo di vita molto breve, come lo stato adulto di un’effimera è misurato in minuti. Ma le vicende mitologiche vivono migliaia di anni, sono tradotte in centinaia di lingue e culture, e – se le studiate – il loro palpito è altrettanto forte oggi come lo era un migliaio di anni fa.

Quindi, i WingMakers rappresentano i nostri futuri sé proprio come noi rappresentiamo i loro sé ancestrali. A un certo livello siamo gli stessi, naturalmente se si esclude lo spaziotempo dall’equazione. Il futuro viene reso in vicende mitologiche oscure perché i nostri futuri sé non vogliono estendere troppo il loro aiuto interferendo con le nostre scelte e libero arbitrio.

S3 (0:24:18) – Ora, l’importanza di questo è che le narrazioni mitologiche sono come questi semi: conservano la loro capacità perché non cercano di essere esplicative, ma significative. Tutto nella cultura di oggi tende a gravitare intorno allo spiegare ciò che l’informazione significa in termini di utilizzo ma, nel caso dei WingMakers, loro hanno più interesse ad attivare le persone perché si preparino a diventare entità sovrane, e poi applicare questa attivazione nel loro universo locale e trasformarlo.

Intervista a James del Project Camelot, novembre 2008

D/R. 13 – La mitologia dei WingMakers è un ponte dal Sovereign Integral al Sistema Mente Umana (SMU), ed è progettata per risvegliare questo interesse abbandonando le maschere del SMU a favore dell’identità del Sovereign Integral.

Intervista a James di Darlene Berges (Un nuovo viaggio nella coscienza), 2014

– L’arte e la mitologia sono tra i metodi migliori per catalizzare queste conversazioni e ispirare la gente a guardare più profondamente dietro le facciate costruite da mani umane, che si ergono da così tanto tempo da aver assunto una tale autorità che poche persone osano mettere in discussione. L’arte può fare queste domande. La mitologia può esporre gli aspetti più profondi della coscienza in una modalità che la scienza e la religione possono accettare, perché il mito viene percepito come se si basasse sull’immaginazione della coscienza collettiva e non è “possesso” di nessuno.

La narrazione mitologica (WM2020)

– Il testo integrale.

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La mitologia dei WingMakers: il confine tra racconto e contenuto –   Incontro telematico Zoom | Lunedì 24 ottobre – ore 20:30

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