TOTALITA’ – La coscienza Sovereign Integral può essere vista come la “colla” della connessione che unifica ognuno di noi nella Totalità.
- Le condizioni di pace, bellezza, amore e sicurezza sono semplici indicazioni per la Totalità, come lo sono le loro controparti.
- Vivere nella Prospettiva di Totalità è valutare tutte le cose come esse sono e portare testimonianza all’unità della loro espressione.
- Nessun essere ha bisogno di altra conoscenza se non quella della propria unica Prospettiva di Totalità.
- La perfezione è un concetto frainteso della Totalità.
- La Sorgente Primaria trascende la Totalità.
Le prime due affermazioni sono probabilmente le più difficili da manifestare in termini pratici, dato che stiamo vivendo in uno dei momenti più polarizzati della storia. Sia in ambito religioso, politico e culturale, che fisico, emotivo e mentale, prevalgono i conflitti. Di conseguenza, pace, bellezza, amore e sicurezza si trovano contrapposte a guerra, orrore, odio e incertezza – mentre dogmi, credenze, egoismo e ignoranza attizzano le fiamme della polarizzazione.
Per quanto possa sembrare paradossale, osservare le polarità del mondo da una prospettiva di totalità espande ed eleva la nostra visione del mondo verso il livello del Sovereign Integral. Da questa prospettiva della coscienza, vediamo il mondo attraverso una lente più ampia. Da questo stato di consapevolezza vediamo il campo di battaglia del conflitto globale in un quadro più grande. Un’analogia è come l’Entità vede ognuna delle sue incarnazioni, e tutti i conflitti, come un metaforico capitolo del suo libro. Afferra il piano più ampio e il dettaglio dello schema che ha creato. Questo è il tema e la trama della storia, e l’Entità può scrivere altri libri.
Spostandoci a livello collettivo, l’attuale capitolo di conflitto globale può essere compreso in termini psicologici come il condensarsi del lato ombra dell’umanità alla luce della nostra consapevolezza. L’ombra è quella parte dell’ego che contiene conflitti troppo problematici per essere affrontati coscientemente. Di conseguenza, questi conflitti vengono repressi e immagazzinati nel nostro sub-conscio. A costo di forzare troppo questa analogia, il “terapista” che facilita tale enorme e complessa condizione potrebbe essere pensato come la coscienza collettiva dell’umanità, che scrive la sua storia della specie umana del pianeta Terra nella sua fase evolutiva pre-Gran Portale.
A micro-livello individuale, molte delle nostre ansie e degli stress che emergono sono manifestazioni di conflitti subconsci irrisolti. Fintanto che non saranno svelati e portati a riconoscimento, la nostra salute fisica e mentale soffrirà e si deteriorerà.
Questa stessa idea generale si applica alla disarmonia globale. Rabbia repressa, rancore irrisolto, odio e indifferenza tra gruppi e nazioni, devono essere risolti prima di poter essere eliminati o, come minimo, essere riconosciuti e rispettati da tutte le parti. L’unico modo per farlo è riconoscere la loro esistenza e lavorare al fine di neutralizzarli.
Dal punto di vista della prospettiva di totalità di questo più ampio quadro, è possibile vedere il mondo con le sue fazioni belligeranti come una continua terapia psicologica. Il processo implica risolvere i conflitti e riordinare la società secondo un modello che rispetti l’aspetto sovrano dell’individualità e l’integrale necessità della cooperazione globale. Questo riequilibrio delle differenze individuali e di gruppo potrebbe essere osservato come l’apparizione del Sovereign Integral collettivo dell’umanità. E forse questo è ciò che il Gran Portale rivelerà.
Il punto 3. si inserisce nella trattazione dei primi due punti anteponendo l’acquisizione della Prospettiva di Totalità alle acquisizioni della conoscenza. La nostra conoscenza non ci salverà fintanto che osserveremo il mondo nella dualità della polarizzazione. (Questo punto di vista lo si trova nel romanzo Ancient Arrow Project quando i WingMakers dicono che le nostre tecnologie non ci salveranno dagli Animus.) I conflitti continueranno e la conoscenza – insieme alle sue innovazioni tecnologiche – sarà molto probabilmente usata per l’industria degli armamenti. La capacità di uscire dalla prospettiva separativa dell’ego-personalità per entrare nella Prospettiva di Totalità del Sovereign Integral è la chiave per acquisire la conoscenza della realtà al di là della limitata realtà del mondo legato al tempo che attualmente abitiamo.
S’intenderà così una società perfetta? Non secondo il punto 4., che ci dice di non confondere la totalità con la perfezione. Potremmo vedere una condizione, per esempio la pace nel mondo, come creatrice di una società perfetta, ma questo non significa necessariamente che ciò sia totalità. Questo è così poiché lo Schema di Esplorazione ci indirizzerà continuamente verso nuove scoperte, e forse anche verso nuovi conflitti con altre culture che potremmo incontrare esplorando le dimensioni del multiverso. La conoscenza che otteniamo da queste scoperte, anche da una prospettiva di totalità, può ben esporci a ri-valutare le imperfezioni della nostra stessa cultura alla luce delle nuove scoperte. Queste imperfezioni sono in realtà nuovi e più estesi contesti di incompletezza e, di conseguenza, di una stima non così perfetta della nostra cultura quando viene paragonata ad altre più antiche e più evolute.
Infine, la conclusione è che la Sorgente Primaria esiste al di là del nostro concetto di totalità, che sembra comprendere la stessa Prospettiva di Totalità. Fondamentalmente, ciò significa che ogni cosa creata dalla Sorgente Primaria esiste come Sua forma manifestata, anche nelle dimensioni di non-tempo-spazio. Questa idea è grossomodo similare al Sovereign Integral che esteriorizza uno Strumento Umano costituito dalle sue componenti multidimensionali. Il Sovereign Integral, in questo caso, trascende la totalità dello Strumento Umano. Lo Strumento Umano è una totalità solo relativamente a se stesso, ma il Sovereign Integral trascende questa totalità, ed esiste prima ancora delle forme che manifesta nel multiverso.
Per quanto possiamo dire, ciò è vero per la Sorgente Primaria. Come hanno insegnato i Pitagorici e altri filosofi greci, il numero “uno” non indica una singolarità divina o un Creatore, ma è solo la prima manifestazione di un Creatore. In modo simile, la trinità divina induista – Brahma, Vishnù e Shiva – sono l’emanazione manifestata di un Essere trascendente esistente prima di questi tre aspetti. Lo stesso è vero per la Sorgente Primaria. La totalità di tutta la vita, come multiverso autonomo, è una proiezione della Sorgente Primaria che esiste prima di ogni concezione di totalità, unità, unione (oneness) o qualunque altro termine possiamo concepire.–––
– Estratto da: Commento al Manifesto del Sovereign Integral, John Berges (Collected Works of WM, vol. 1 – 2013)
Fonte originale: https://wingmakers.com/writings/manifestoofthesovereignintegral/