– Che cos’è esattamente un veicolo dell’anima e perché sembra così limitato?
Il veicolo dell’anima di una specie è analogo a un calco uscito dall’archetipo originario del modello della specie, adattato a uno specifico ambiente vibratorio, e infine affinato e sviluppato dalla coscienza individualizzata dell’anima e dall’ambiente vibratorio nel quale il veicolo dell’anima opera. Questi elementi, nel corso di ere geologiche, influenzano il DNA del veicolo dell’anima, ed è questa evoluzione della specie che alla fine ne definisce lo scopo e determina la coscienza individualizzata che alberga i veicoli dell’anima della specie.
I veicoli dell’anima non sono strumenti di percezione infallibili. Essi offrono una visione parziale nei mondi vibratorii della dimensione fisica e una visione soggettiva di tutte le altre dimensioni della coscienza. L’anima non viene spinta intenzionalmente nella limitazione, ma le limitazioni sono, di fatto, le condizioni naturali prodotte dalla densità vibratoria di un ambiente planetario. Queste limitazioni delle capacità, unite alla raffinatezza del modello del veicolo dell’anima, possono produrre una consistente attenuazione dell’influenza dell’anima, ed è proprio questa attenuazione a causare la condizione di minore armonia della specie e a far sì che i suoi sforzi non supportino, per lo più, i suoi obiettivi spirituali come specie.
Il modello del veicolo dell’anima è progettato per avere un innato e innegabile impulso a comprendere se stesso: non la coscienza dell’anima, ma gli aspetti fisici, emozionali e mentali che rivestono l’anima. Questo errato indirizzamento primario è una deviazione necessaria lungo la strada per la scoperta del Gran Portale poiché il veicolo dell’anima è molto più comprensibile a se stesso di quanto lo sia la coscienza individualizzata o l’anima che esso alberga.
Quando l’anima si impegna a conoscere la propria vera identità, comincia a evolvere le sue capacità di apprendere, concettualizzare, creare e manifestare nuove realtà. Queste nuove realtà cominciano a modificare la densità vibratoria del suo pianeta nativo e queste a loro volta modificano il veicolo dell’anima e la sua abilità di percepire qualcosa di ciò che esso contiene.
Il perseguimento del veicolo dell’anima a conoscere se stesso è molto spesso confuso con la sua ricerca della coscienza individualizzata o del suo Creatore. La confusione è comprensibile, poiché la distinzione può essere eccezionalmente sottile. Gli aspetti rarefatti del veicolo dell’anima si trovano nella mente superiore e nei circuiti del DNA che viaggiano nel sistema nervoso del veicolo dell’anima e attivano o modificano la coscienza cellulare, e questi circuiti superiori del veicolo dell’anima si risolvono in una finissima rete commista con l’anima. È a questo livello di Prima Interazione che il veicolo dell’anima e l’anima quasi si fondono come una singola entità di coscienza.
Quando il veicolo dell’anima abbassa la vibrazione nella sua forma più densa, cioè il corpo fisico, la coscienza individualizzata non è in grado di fondersi completamente e, di fatto, è respinta dalle vibrazioni elettrochimiche del corpo. Quindi, il corpo e le emozioni – vibrazioni basilari del veicolo dell’anima – sono molto spesso associate alla specie, mentre la mente superiore è spesso confusa con l’anima o Frammento-Dio.
– Qual è la distinzione tra veicolo dell’anima e la specie in generale?
La specie, nella definizione del Lyricus, è l’integralità del veicolo dell’anima. La coscienza individualizzata non è una specie, è un Frammento-Dio che opera all’interno di un apparato di individualità che è, nel vero senso, un meta-veicolo dell’anima.
La specie evolve; l’anima fa esperienza. La specie scopre di essere un veicolo dell’anima; l’anima scopre di essere trascendente a tutte le cose di tempo, materia e spazio. La specie nasce da un modello archetipale; l’anima nasce dalla Sorgente Primaria. La specie fa parte di una vasta fratellanza di varietà; l’anima è un singolo oceano di coscienza. La specie rende possibile l’esplorazione e l’espansione del Superuniverso; l’anima rende possibile esplorazione ed espansione alla Sorgente Primaria.