Il moto dell’essere – Estratto dalla “Terza Intervista al dr. Jamisson Neruda”

Dr. Neruda – (…) Il DNA non è qualcosa che trasmette solo delle caratteristiche fisiche o delle predisposizioni. Trasmette anche il concetto che abbiamo di tempo, spazio, energia e materia; trasmette i nostri filtri consci e inconsci; trasmette la capacità di essere ricettivi all’impulso interiore del pensiero originario, e questa ricettività è ciò che definisce il moto dell’essere.

Sarah – Il moto dell’essere?

Dr. Neruda – Tutti gli esseri sono in movimento. In ogni momento della loro vita stanno andando da qualche parte. Se non sono fisicamente in movimento, è la loro mente a esserlo. Il loro subconscio è sempre in movimento interagendo con i flussi di dati di un multiverso. Il moto dell’essere è semplicemente un’espressione che noi dell’ACIO usiamo per definire la bussola interna.

Sarah – E la bussola interna è… ?

Dr. Neruda – È il sistema radar di un individuo e definisce il suo sentiero nella vita sia a livello macroscopico che microscopico… e tutto quello che sta nel mezzo.

Sarah – Ho la sensazione che su questo argomento potremmo continuare all’infinito.

Dr. Neruda – Non è poi così complicato, Sarah. Pensi alle decisioni che ha preso nella vita. Mi dica: quali decisioni furono prese per lei da fonti esterne, quali prese lei da sola e quali altre furono una combinazione delle due?

Sarah – Intende dire in quale percentuale?

Dr. Neruda – Provi a farne una stima.

Sarah – Dipende dal periodo della vita che prendo in considerazione. Da bambina erano i miei genitori a prendere tutte le decisioni…

Dr. Neruda – No, questo va applicato a tutte le fasi della vita, dalla nascita alla morte. Provi a stimarla…

Sarah – Non lo so; forse quaranta percento da fonti esterne, un trenta percento per conto mio e l’altro trenta percento come combinazione delle due cose.

Dr. Neruda – Allora, sarebbe sorpresa se le dicessi che nel suo DNA – prima della nascita – lei deposita un’immagine che definisce il suo moto dell’essere. E quando questo deposito viene stabilito, il suo moto dell’essere viene definito da lei, e da nessun altro. Nessuna forza esterna le fa prendere una decisione, una forza esterna può solo in-formare e attivare una decisione già presa.

Sarah – Non la seguo più. Sta dicendo che ogni decisione della mia vita era già presa prima ancora che nascessi?

Dr. Neruda – No, solo ogni decisione causale.

Sarah – Allora, qual è la differenza tra una decisione causale e una decisione normale?

Dr. Neruda – Pensi a quante decisioni prende in un giorno. Concorda che probabilmente sono centinaia, se non migliaia? Queste sono – come dice lei – decisioni normali. Le decisioni causali vengono definite da come sono integrate al substrato dell’essere individuale. È recettiva a delle nuove idee? È capace di sintetizzare pensieri contrastanti? Elabora le informazioni principalmente in modo visivo o numerico? Queste sono le decisioni causali che lei definisce prima di nascere e che sono codificate nel DNA che attiva la sua matrice decisionale. Le forze esterne come i genitori, gli insegnanti e gli amici semplicemente la in-formano di ciò che già è definito in quanto movimento del suo essere.

Sarah – È così anche secondo i Corteum?

Dr. Neruda – Rientra in quel che ho appreso personalmente dall’insieme delle mie esperienze con la LERM. I Corteum, comunque, concordano con una credenza simile.

Sarah – Mi ha espresso una variante della reincarnazione, non è così? Dicendo che noi depositiamo un’immagine nel nostro DNA prima della nascita, chi la deposita, esattamente?

Dr. Neruda – Soltanto la coscienza senza-forma può depositare un’immagine nella matrice del DNA.

Sarah – Sta parlando dell’anima, forse?

Dr. Neruda – Ripeto, dipende dalla sua definizione di anima. La coscienza senza-forma è ciò che osserva e sperimenta attraverso forme o strutture non soltanto nelle incarnazioni fisiche. Per esempio, la coscienza può essere contenuta in una struttura o forma ma non essere fisica. La mente è una struttura di questo tipo. Pur non essendo fisica, la coscienza – quando incarnata fisicamente – scruta attraverso una struttura mentale come si guarda da una finestra. Spesso l’anima viene confusa con la mente e viceversa.

La coscienza senza-forma è quella particella di Dio decelerata dalla frequenza di stato di Dio a individualità, per cui può diventare autonoma ed esercitare il libero arbitrio. L’immagini come un fotone o una particella subatomica lanciata in una rete di particelle interconnesse che hanno la stessa mentalità. Vale a dire, tutte le particelle hanno una frequenza similare, o moto di spin, e sono capaci di abbassare la loro frequenza a volontà al fine di entrare nelle membrane di coscienza nelle quali è possibile entrare solo assumendo una forma. Quindi ciò che è senza-forma diventa forma, e appena prima di entrare nel corpo la coscienza attiva la matrice del DNA secondo le esperienze da lei desiderate all’interno della membrana di realtà che sceglie. (…)

– Estratto dalla Terza Intervista al dr. Jamisson Neruda

Questa voce è stata pubblicata in Interviste al dr. Neruda, Memo. Contrassegna il permalink.