Consiglio al lettore, dalla Quinta Intervista al dr. Jamisson Neruda

Tutti hanno pensieri ed emozioni. Tutti condividono la realtà chiamata Terra e un corpo umano. Siamo tutti sullo stesso palcoscenico interpretando ruoli differenti, ma la scena in qualche modo ci unifica. Nessuno di noi vede su questo palcoscenico un meraviglioso mondo di pace e armonia o di buona volontà verso tutti gli uomini. Non è questa la realtà che ci circonda.

La domanda è: come ci avviciniamo alla realtà che sostiene la nostra verità più innata, l’IO SONO NOI SIAMO? Come creiamo una scena e scriviamo un testo che sostiene la nostra trasformazione in Sovranità Integrale, che di fatto è quel che noi siamo? La religione ci ha forse mostrato la via? O lo ha fatto la spiritualità? E la scienza? E che dire del sistema d’istruzione? I governi?

Per me nulla che sia attualmente in scena ci sta unendo in eguaglianza e unità (oneness). Se dopo aver letto questa intervista ti guardi intorno nel nostro mondo, vedrai che il nostro mondo è progettato con una funzione ben precisa, e questa funzione è sentire la separazione. Può essere evidente come il colore della pelle, il diverso genere sessuale o la cultura, fino alle distinzioni più impercettibili tra religione e spiritualità, ma il progetto è frattale e pervade tutto in questo mondo, in questa comune unità che io ho chiamato separazione. Ironicamente, la nostra unità è la separazione.

Se concordi, se anche tu vedi o percepisci questa separazione, potresti anche concludere che stia aumentando e non muovendosi in direzione dell’unità ma verso un’ulteriore diversificazione e distinzione, e sembra che più l’umanità diventa granulare nell’accesso alle sue informazioni ed espressioni, più si separa in gruppi di somiglianza che simulano l’unità all’interno del gruppo ma esprimono separazione verso il tutto.

I leader di questo mondo, sia che vengano da una visione politica, economica, militare, religiosa o culturale, sanno come parlare il linguaggio di unità e unione, ma le loro azioni sono il risultato di programmi che spesso operano all’opposto. Qui non si tratta di pensieri e di parole. Qui si tratta di comportamenti e azioni. Le persone sanno come scollegarsi dai loro pensieri, sanno come dire una cosa e poi farne un’altra. Sanno come fingere cura, ma le loro azioni si dimostrano vuote.

Questa non è un’accusa a ogni soluzione durevole, ma nulla ha funzionato. Il fallimento della religione ha prodotto organizzazioni nichiliste e disilluse di sperimentazione occulta e oscura. Le due traggono energia l’una dall’altra. Si tratta di sopravvivenza simbiotica. Ma quel che qui si perde è che la realtà che confusione e disaffezione si estendono a tutti i popoli del mondo offuscando la mente e il cuore di tutti.

C’è speranza. La speranza risiede in quello spazio vuoto (vacuum) di unità e unione (oneness) che non si allinea a nulla di questo pianeta – nessuno lo possiede, lo controlla o lo amministra. Non esiste una mediazione o un mediatore. È completamente unico. Praticamente, non è mai stato visto o udito. Sta dall’altra parte del muro. Questa è la nostra speranza, per quanto aliena e strana possa sembrare.

Ciò che è in questo mondo non sta funzionando, e questo a causa della separazione. A me non interessa se tu leggi le informazioni più esoteriche e spirituali di questo pianeta, è separazione. Nel corso degli ultimi vent’anni ho letto gli scritti spirituali che fanno andare in estasi molte persone, che dicono “queste sono informazioni elevate” oppure “queste informazioni sono vere perché ben dettagliate; nessuno potrebbe conoscere così tanti dettagli se non fosse vero.”

Le informazioni più esoteriche di questo pianeta non furono scritte da esseri umani, ma tramite esseri umani attraverso canalizzazione. La canalizzazione parla di meravigliose realtà spirituali, come umani e alieni siano uno, come è strutturata la psicologia più profonda degli esseri umani, la complessità dell’ambiente cosmologico in cui l’umanità è inserita. Tutte bellissime informazioni, se non fosse che non parlano di come noi siamo assoggettati o perché o da chi. Nessuna.

Se queste meravigliose fonti di informazione sapessero come l’umanità sia assoggettata, non lo diffonderebbero? Non sarebbe questo il punto fondamentale dell’informazione, quello che i WingMakers chiamano il punto d’avvio? Perché nessuna letteratura esoterica l’ha mostrato? Ve lo dirò io: perché quegli esseri o sono anch’essi nell’ologramma e non ne se accorgono neppure loro, oppure partecipano all’inganno e ne salvaguardano la scoperta da parte degli umani. Non sono diversi da noi… da noi come esseri infiniti. Si sono smarriti in questo Ologramma d’Inganno quanto noi.

A coloro che stanno leggendo questa intervista e ne sono turbati… posso solo dire: bene!, dovete esserlo. Si tratta di affrontare la realtà a livello cosmico, universale e individuale. Potete crogiolarvi nello splendore della spiritualità ed estinguere la vostra sete con i maestri che vi sono stati dati, o potete approfondire la comprensione della realtà che abbiamo davanti ed ergervi impegnandovi a dedicarvi al servizio della verità. Vivere la vostra vita esprimendo comportamenti resistivi o insertivi. Essere sovrani e integrali.

Non si tratta di declamare alti concetti spirituali con pensieri e parole. Questo è un riflesso del sistema della coscienza, è da pappagalli e automi. Vivete l’IO SONO NOI SIAMO nei vostri comportamenti e lasciate perdere la mente. Tacitatela. La mente è programmata a paragonare e analizzare, e ciò alimenta la separazione io-tu…

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