Coscienza Individualizzata – Entità – Coscienza dell’Entità
“La coscienza individualizzata dell’entità è il frammento della Sorgente Primaria all’interno dello strumento umano che sta cercando di essere ricordato. Vive in un eterno stato di adesso, e rappresenta la continuità di tempo e coscienza in tutte le dimensioni di realtà.” – Glossario, Evoluzione e concetto di tempo
Una difficoltà con la terminologia WM è che James ha coniato le particolari espressioni del suo lessico per indurci a riformulare e costruire dei nuovi modelli mentali su concetti metafisici che, diversamente, saremmo tentati di interpretare secondo significati di altri precedenti contesti, sia filosofici che religiosi per quanto riguarda il passato, e psicologici venendo a tempi più recenti. Inoltre, il fatto è che alcuni stessi termini hanno diverse accezioni all’interno delle diverse correnti di pensiero del contesto che li ha formulati. Ecco, quindi, che ci viene richiesto di fare il meritevole sforzo di voler “capire” o “intuire” qualcosa che non ci è volutamente reso familiare, così da gettare le basi per una comprensione che si andrà ampliando man mano che nuove informazioni o, anche, nuove modalità espressive saranno veicolate.
Così, per favorire questo studio sarebbe utile dotarsi e avere sott’occhio i diagrammi Architettura della Coscienza Individualizzata e Anatomia della Coscienza Individualizzata. Queste immagini permettono di visualizzare la composizione di questa “struttura” attraverso due diversi schemi espositivi.
Per cominciare, sembra che in questo materiale “coscienza” e “vita” siano intercambiabili:
“In tutto il cosmo c’è vita, l’espressione della Sorgente Primaria in forma individualizzata.”
“Come particelle di luce impregnate dalla Sorgente Intelligenza per far sorgere e assicurare la coscienza individuale, siete nati come un’entità immortale che condivide l’essenza della Sorgente Primaria nel non-tempo e non-spazio.”
“L’entità è lo stato di coscienza più elevato e alberga in uno stato di totale consapevolezza di tutti gli strumenti minori, o corpi, che la nutrono di esperienza e profonda comprensione. La coscienza dell’entità è l’infallibile osservatore dell’esperienza e il sintetizzatore di profonda comprensione.” – Filosofia, Camera Tre
Il diagramma qui sotto mostra che in questo materiale la coscienza individualizzata non è quella della nostra personalità, cioé la “coscienza” come è comunemente intesa e con la quale generalmente ci si riconosce e si fa riferimento. Sicuramente la coscienza della personalità arricchisce l’esperienza della coscienza individualizzata, ma quest’ultima ha disposizione anche altri strumenti di percezione e di esperienza oltre a quelli forniti dallo Strumento Umano (corpo-mente-emozioni) che non sono limitati al mondo materiale del tempo-spazio.
Quindi, nella lettura dei testi della Filosofia, quando si parla di entità, coscienza di entità e coscienza individualizzata, bisognerebbe raffigurarsi con gli occhi della mente questo “ente” complesso e multidimensionale, in grado di rilevare correnti e energie totalmente inavvertite dal nostro strumento umano come tale. Del resto, essendo lo strumento umano una componente interagente della coscienza individualizzata, può a sua volta ricevere delle (limitate) impressioni da parte delle restanti potentissime parti.
“Sulla terra-earth c’è chi ha sperimentato una superficiale brezza di questa potente tempesta. Alcuni l’hanno chiamata ascensione, altri le hanno attribuito nomi come illuminazione, visione, nirvana e coscienza cosmica; queste, pur essendo esperienze profonde per gli standard umani, sono soltanto i moti iniziali del Sovereign Integral come diventa maggiormente in grado di contattare e risvegliare i remoti confini della sua esistenza. Ciò che la maggior parte della specie definisce come l’estrema beatitudine, è semplicemente l’impressione del Sovereign Integral che sussurra ai suoi avamposti di forma, spronandoli a guardare nelle radici della loro esistenza e unirsi a questa illimitata intelligenza senza forma che tutto pervade.” – Filosofia, Camera Uno
Gli avamposti di forma sono gli strumenti umani dell’Entità o del Sovereign Integral nella dimensione spazio-tempo. La vastità della Coscienza dell’Entità è al di là di ogni possibile comprensione intellettuale, e mi fa venire in mente l’aneddoto del bambino che con una conchiglia voleva travasare l’acqua del mare in una buca nella sabbia… L’esperienza che l’Entità ottiene attraverso lo strumento umano è relativa all’interazione che questi ha negli ambiti del MEST (Materia, Energia, Spazio e Tempo).
“Lo strumento umano, quando viene indossato dall’entità, diventa la realtà dominante in cui si proietta la scena d’osservazione dell’entità. (…) L’entità può operare con efficacia entro un ampio raggio d’azione che va da una ad approssimativamente mille realtà dominati, tutte simultaneamente nel tempo sequenziale. Di conseguenza, l’entità è in grado sia di accelerare che di equilibrare il suo apprendimento attraverso un vasto raggio di piattaforme esperienziali.” – Filosofia, Camera Tre
L’identificazione con il nostro strumento umano e tutti i suoi desideri/bisogni è talmente forte da indurci a identificare i concetti di entità e coscienza dell’entità con il “noi” del nostro corpo fisico e coscienza intellettuale. La qual cosa ha anche una sua verità, ma per una percentuale bassissima rispetto al resto della nostra “intrinseca e ignorata totalità”.
“Comprendiamo che il concetto di piattaforme di apprendimento esperienziale simultaneo sia un concetto che urta ogni fibra del vostro corpo e della vostra mente, ma è il vero modo in cui foste progettati. (…) Mentre leggete queste parole, state funzionando in dieci, se non cento, realtà simultanee nel multiverso, ma soltanto l’entità è in grado di percepire queste realtà.” – Filosofia, Camera Tre
Il diagramma qui sopra, illustra questa affermazione: le lamelle parallele disposte una davanti all’altra sono singole vite simultanee nel Tempo-Spazio, il che non significa necessariamente (e neppure esclude) che debbano intendersi nello stesso tempo (periodo storico) o nello stesso spazio (luogo geografico). Tutte queste “vite” sono collegate, nascono, vivono e finiscono, coesistendo nel parallelepipedo grigio “Coscienza dell’Entità”; qui la loro separazione si annulla in questo unico “contenitore” che, come si è visto nel diagramma precedente, è al di fuori dello spazio-tempo, per cui non ha confini, limiti, distinzioni concettuali di sorta. Tutte queste ipotetiche nostre dieci-cento esistenze con tutte le loro sfumature di esperienza date dalle condizioni del loro vissuto nei mondi del MEST, coesistono contemporaneamente all’interno della coscienza individualizzata. In questa visione di vite simultanee, il concetto di reincarnazione potrebbe venire considerato diversamente.
“L’entità può dimorare simultaneamente in migliaia di strumenti umani sparsi lungo 200.000 anni di tempo lineare. A uno strumento umano di un determinato periodo di tempo sembrerà l’unica e sola esistenza, ma per l’entità tutte le sue vite stanno accadendo nell’adesso. (…)
“Lo strumento umano è il composito di capacità mentali, emozionali e fisiche collegate a formare un veicolo affinché la coscienza dell’entità faccia esperienza della vita planetaria. Lo strumento umano si evolve per meglio adattarsi alle necessità dell’entità.
“L’entità si trasforma da pura espressione individualizzata della Sorgente Primaria in un Sovereign Integral che ha creato la sua propria realtà esperienziale e ri-definito se stessa grazie alle relative esperienze planetarie.” – Glossario, Evoluzione e concetto di tempo—
[continua]