Attivazione della memoria – Uno studio personale (S)

Attivazione della memoria – Video YouTube sottotitolato

La vostra coscienza ha sfaccettature che esprimono la luce in sistemi multipli di esistenza. Ci sono molte, moltissime espressioni che abbracciano la totalità del vostro Sé e ciascuna espressione è legata al perno di coscienza che è la vostra identità fondamentale. È qui che la vostra voce e i vostri occhi antichi possono multi-dimensionalmente osservare, esprimersi e sperimentare. Questa è la vostra fonte nutritiva di espansione e splendore. Ponete l’attenzione sulla vostra identità fondamentale e non lasciatela mai. Discernete in che modo ogni frammento d’informazione che vi arriva lungo il cammino vi permette di sintonizzarvi a questa voce e percezione. Questa è l’unica disciplina che vi serve, il rimedio alla limitazione.Estratti Filosofici, Camera Sette

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Condivido una riflessione su questo estratto filosofico con il supporto dei diagrammi Anatomia della Coscienza Individualizzata e Paradigma di Totalità.

Attivazione della memoria – L’estratto filosofico della Camera Sette [1] ci invita ad attivare una specifica memoria e, nel contempo, ci fornisce le indicazioni per farlo. Ogni cultura conserva nei suoi insegnamenti spirituali un mito [2] della creazione; nella loro diversità, tutti questi miti presentano un medesimo comun denominatore: la doppia natura – terrena e divina – degli uomini. Inoltre, pur nella loro diversità, offrono una risposta alle domande fondamentali: “chi sono?, da dove vengo?, dove vado?” Così, la memoria che noi dobbiamo attivare è la rimembranza della nostra vera natura e realtà, quella di essere non solo un corpo fisico (strumento umano) ma soprattutto una Coscienza Individualizzata/Entità Sovrana/Sovereign Integral.

“Quelli che voi chiamate umani, noi li chiamiamo SECU (Sovereign Entities of Central Universe, Entità Sovrane dell’Universo Centrale). Le SECU sono l’alfa e l’omega, non legate al tempo né controllate dalle sofisticazioni dei corpi. Sono la forma primigenia perfettamente rifinita e affinata al suo creatore e noi, in questo, siamo tutti uguali.” [Creator S2, D/R. 12]

“La coscienza individualizzata dell’entità è il frammento della Sorgente Primaria all’interno dello strumento umano che sta cercando di essere ricordato.” [Glossario]

La vostra coscienza ha sfaccettature che esprimono la luce – La coscienza può essere vista come un prisma le cui sfaccettature rifrangono la luce nello spettro dell’arcobaleno. Le sfaccettature della nostra coscienza sono date dai diversi modi e dalle situazioni in cui si esprime, e la luce che essa esprime è la nostra. Si tratta di discernere se questa nostra luce brilla luminosa o è oscurata.

“Come particelle di luce impregnate dalla Sorgente Intelligenza per far sorgere e assicurare la coscienza individuale, siete nati come un’entità immortale che condivide l’essenza della Sorgente Primaria nel non-tempo e non-spazio.” [Filosofia, Camera Tre]

“Noi tutti siamo creature di luce, anche la scienza ce lo dice senza alcuna esitazione, ma noi non siamo semplici creature di luce, noi siamo creatori di luce…” [EVT1, Diffondere Luce]

“Siamo sparsi su tutta la Terra / il nostro scopo, il medesimo: / illuminare il cammino.” [EVT2, Illuminare il cammino]

Anatomia della Coscienza Individualizzata

… in sistemi multipli di esistenza – Nel diagramma ogni lamella parallela è una nostra esistenza parallela nello spazio-tempo e tutte condividono quell’elemento della nostra coscienza individualizzata che è il Navigatore di Totalità; così, poichè la Coscienza Individualizzata – Coscienza dell’Entità, il nostro essere fondamentale o Sovereign Integral – esiste fuori dal costrutto spazio-temporale, tutte le esperienze dai suoi differenti strumenti umani sono simultanee e, secondo me, indivise.

“L’entità può dimorare simultaneamente in migliaia di strumenti umani sparsi lungo 200.000 anni di tempo lineare.” [Glossario]

“Riuscite anche a comprendere che voi, lo strumento umano, consistete di una serie di componenti che si è individualizzata come un unico punto di pura energia, ma che vive in molti luoghi su molte dimensioni simultaneamente?” [Filosofia, Camera Due]

– … molte, moltissime espressioni abbracciano la totalità del vostro Sé – La “personalità” dello strumento umano in cui ci identifichiamo attualmente è un’espressione tra le migliaia che la nostra Entità Sovrana sta sperimentando nell’“adesso”. Se lo vogliamo, non siamo vincolati esclusivamente a questa ma possiamo arricchirci percependo in qualche modo anche le altre.

“A uno strumento umano di un determinato periodo di tempo sembrerà l’unica e sola esistenza, ma per l’entità tutte le sue vite stanno accadendo nell’adesso.” [Glossario]

“… il tempo decelera in inquadrature (frames) sequenziali di percezione che permettono alla coscienza dell’entità di esplorare più mondi simultaneamente. Ciò permette a un’unica entità di esplorare centinaia, se non migliaia, di mondi in una singola inquadratura temporale. Ciò crea la percezione – per quanto flebilmente percepita dalla maggior parte di voi – di aver già vissuto prima e che vivrete ancora.” [Filosofia, Camera Tre]

Paradigma di Totalità

– … e ciascuna espressione è legata al perno di coscienza che è la vostra identità fondamentale. – Prendendo l’immagine della ruota come analogia, il cerchio esterno è il tempo lineare, ogni raggio è una nostra esistenza e il mozzo è il punto in cui convergono tutti i raggi. Nel tempo lineare, un’estremità dei raggi copre un arco temporale specifico rispetto agli altri raggi e non ha alcun contatto con essi: inoltre, possono essere tra di loro ben lontani o diametralmente opposti (un’immagine su cui si potrebbe ulteriormente riflettere). Nel diagramma Paradigma di Totalità (EVT3, Il tempio dell’attivismo spirituale), possiamo vedere che la Coscienza S.I. è l’elemento a cui attingono e riversano tutte le sfere individuali che essa vivifica, nutre e sperimenta.

“La coscienza dell’entità è il “mozzo” intorno al quale i suoi vari strumenti umani si collegano come i raggi di una ruota. Il cerchio esterno della ruota è rappresentato come tempo circolare all’interno delle dimensioni di vita planetaria. Tutti i “raggi”, o vite basate sul tempo, sono collegate insieme al livello della coscienza dell’entità, dove convergono nel non-tempo.” [Glossario]

È qui che la vostra voce e i vostri occhi antichi possono multi-dimensionalmente osservare, esprimersi e sperimentare. – Questa voce e occhi sono antichi perché sono nell’eternità, e per loro tramite la Coscienza dell’Entità tutto sperimenta e acquisisce. A quel livello siamo completa esperienza ed effettiva conoscenza. Anche se non si tratta della medesima cosa, mi viene l’analogia con il Nucleo Fantasma:

“Anche nei momenti silenziosi della tua vita, quando guardi fuori dalla finestra o leggi un libro, c’è un grande universo di esperienza che viene percepito da questo Nucleo Fantasma, e ogni minimo dettaglio è fedelmente registrato e trasmesso all’anima. (…) È attraverso questa consapevolezza che l’anima sperimenta il mondo naturale della limitazione e della separazione, da esso attratta nelle esperienze che l’aiutano a costruire l’apprezzamento del Grande Multiverso che è il rivestimento della Sorgente Primaria.” [Discorso del Lyricus n. 3, La natura della conoscenza]

– Questa è la vostra fonte nutritiva di espansione e splendore. – Ricordare di essere questa coscienza, il Sovereign Integral o Presenza, la nostra identità originaria diretta emanazione della Sorgente Primaria, è il primo passo per poter esprimere tutte le sue/nostre intrinseche potenzialità.

“Potete immaginare cosa significa avere un frammento della Sorgente Assoluta insito nella vostra stessa natura? Potete immaginare il vostro destino nel fondervi con un vero frammento della Sorgente Primaria del Grande Universo? Nessun limite può essere posto ai poteri del vostro Sé o alla vostra eterna possibilità.” [Filosofia, Camera Quindici – La funzione del Navigatore di Totalità]

“Dalla coscienza dell’entità, attraverso il portale del Navigatore di Totalità, questa stessa esperienza è trasmessa alla Sorgente Primaria, elaborata dalla Sorgente Intelligenza e ritornata alla coscienza dell’entità sotto forma di energia che amplia la prospettiva dell’entità in termini di destino, esistenza e scopo.” [Glossario]

– Ponete l’attenzione sulla vostra identità fondamentale e non lasciatela mai. – Qui vorrei citare le parole di  Yogi Bhajan recitate nel CD Hakomi Project Ch. 9-12: “Dimora in Dio e sii amico della tua anima. Tutte le possibilità e le capacità del Creato per il tuo maggior bene, saranno ai tuoi piedi. Hai bisogno di milioni di cose; milioni di cose ti verranno, se sei stabile, fermo, costante, paziente.

– Discernete in che modo ogni frammento d’informazione che vi arriva lungo il cammino vi permette di sintonizzarvi a questa voce e percezione. – Sta a noi decidere di porre la nostra attenzione su quelle informazioni guida che indefettibilmente ci circondano, saper distinguere tra le molte voci assordanti quella voce discreta e gentile che ci richiama al ricordo della nostra integralità. L’Universo ci parla continuamente e continuamente ci informa; e tutte le informazioni sono anche dentro di noi, da qualche parte dimenticate.

“L’Universo organizzerà le giuste parole, i giusti suoni, la giusta illuminazione, il giusto significato che entreranno nel tuo cammino di vita, e questi arriveranno tramite la natura, gli uomini, gli animali, la tecnologia e tutte le loro varie combinazioni. Tu, il processo e l’Universo siete inseparabili quando correttamente indirizzati.” [Discorso del Lyricus n. 4, La relazione con l’Universo]

“L’aiuto è ovunque. Non è una singola cosa, un’organizzazione o religione. L’aiuto è ovunque. In realtà, è la percezione e l’atteggiamento dell’individuo che fanno la differenza. È in tutte le cose, così quando l’individuo è pronto vede qualcosa, sente qualcosa o impara qualcosa che lo risveglia, attivandolo alla ricerca del suo sé superiore.” [Intervista a James di M. Hempel, 2013]

– Questa è l’unica disciplina che vi serve, il rimedio alla limitazione. – Attivare la memoria della nostra origine e originalità è ciò che può mettere in moto quella liberazione dalla “prigione” della Struttura Occulta di Soppressione della S.I. illustrata da James nell’Intervista del Project Camelot, e cominciare a produrre una prima crepa nel muro della nostra prigione.

“La prigione è un labirinto e fin quando l’individuo non smette di dipendere da visioni, immagini, suoni, parole, sentimenti e pensieri per interpretare il suo mondo, rimane all’interno di uno dei muri della prigione che ho descritto prima come Struttura Occulta di Soppressione del Sovereign Integral.”

“Il cambiamento che io voglio vedere nel mondo è che le persone comincino a vedere se stesse come esseri multidimensionali il cui nucleo è il Sovereign Integral, l’essenza della Sorgente Primaria in un’espressione umana a se stante.”

“Ogni individuo è un portale di per se stesso, e questo portale è il punto d’accesso ai mondi interdimensionali del Sovereign Integral dove lo strumento umano, come una tuta spaziale, alla fine si toglie e l’individuo si rende conto della sua vera natura infinita. Quando lo comprende, capisce che in questo stato tutti – TUTTI – sono uguali e in questa eguaglianza noi siamo UNO.” [Intervista a James del Project Camelot, 2008]

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Note

I testi sono disponibili in: Materiale WingMakers–Testi

[1]  – Gli estratti filosofici delle Camere successive alle prime quattro pubblicate, provengono dal romanzo The Dohrman Prophecy  e sono stati raccolti da John Berges.

[2] – Nell’attuale cultura occidentale il mito della creazione è quello biblico, mentre tutti i miti precedenti alla cristianizzazione restano sconosciuti alla maggioranza. In tal modo, altre e diverse modalità di questa informazione sono dimenticate o, tutt’al più, considerate come fantasia. Il mito non è un avvenimento di cronaca, non è un racconto pseudo-religioso di culture arretrate e superstiziose, e non è neppure qualcosa da confinarsi e spiegarsi in termini puramente psicologici. Il mito è un’informazione codificata che parla e attiva altre parti dell’essere umano con cui buona parte di noi ha perso il contatto. Entrare nel mito è abbandonare un certo tipo di razionalità (e ciò non significa diventare irrazionali…), scollegare alcune ben strutturate connessioni cerebrali e immergersi in un mondo di “relazioni di energie direttive e/o indirizzanti” che, invisibilmente, concorrono alla costituzione del nostro “essere un umano”. – Vedi anche “Il linguaggio mitologico (R)”.

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