Su “la Minuzia dell’Esoterico”, 2/2 – James (Creator S3, D/R. 8)

sunglyphNel sito WingMakers-2006, era presente la sezione “Creator” che raccoglieva le Domande e Risposte poste a James (nel 2003), di cui le prime due sessioni sono disponibili qui. Della terza sessione, che presenta domande poste principalmente da studenti della Teosofia (A. Bailey–Il Tibetano, ecc.), alcune risposte sono particolarmente interessanti e indicative di come James prenda spunto da una domanda molto specifica per esprimere il suo pensiero particolare.

La domanda n. 8 ribadisce e sviluppa la precedente.

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Domanda – Il sistema di Sirio è il centro del plesso solare dell’essere che ha l’Orsa Maggiore come suo centro della testa?

Risposta di James – Di nuovo, capisco e apprezzo il tuo desiderio di comprendere questi argomenti ma, a rischio di essere ripetitivo, in merito alla tua domanda: come potrebbe qualcosa che io dico aiutarti ad approfondire la tua comprensione dell’Uno Che Deve Essere Conosciuto Interiormente (tu)? Se ti concedi di essere attratto verso queste direzioni allora preparati ad essere deluso dalle forze de-orbitanti che ti attirano nella MOTE a difesa della tua ignoranza dell’Uno Che Deve Essere Conosciuto Interiormente (One Whom Ought Be Inwardly Known).

Il desiderio per la conoscenza della Minuzia dell’Esoterico (MOTE) è in genere una funzione dell’ego. Ci sono insegnanti spirituali altamente avanzati, con iniziazioni oltre il settimo livello, che non sono in grado di darti le risposte fondamentali alle domande della MOTE.

Questo perché le realtà di consenso – le realtà dei molti nel MEST – non hanno rilevanza nei loro insegnamenti. Conosco un insegnante molto esperto negli ambiti più esoterici del chakra del cuore, tuttavia se gli ponete una domanda del tipo: qual è la relazione delle 3S (sacri simboli sonori) alle 268 linee meridiane cellulari della tavolozza e all’ipotalamo, alzerebbe le spalle. Potrebbe voler conoscere la risposta, ma solo se fosse potenzialmente collegata alla sua area di specializzazione, dato che il sistema energetico della coscienza individualizzata è olistico e unificato.

Tuttavia, se la domanda posta riguardasse l’ordine cosmico come nella tua prima domanda, questo insegnante potrebbe conoscere la risposta, ma probabilmente volgerebbe la tua attenzione al livello personale e – come ho fatto io – ti ricorderebbe che prima di espandere il tuo campo d’indagine al cosmo, tu comprenda innanzitutto di cosa sei composto, che cosa sei, qual è la tua relazione con la Sorgente Primaria, qual è il tuo servizio/dharma, cosa proietti nel tuo universo personale e perché.

Per la mia esperienza, i migliori insegnanti dirottano l’indagine dalle MOTE del cosmo in primo luogo alla comprensione fondamentale dell’Uno Che Deve Essere Conosciuto Interiormente; in secondo luogo alla comprensione esoterica dell’Uno Che Deve Essere Conosciuto Interiormente, alla relazione dell’Uno Che Deve Essere Conosciuto Interiormente con le sue origini e destino, alla relazione dell’Uno Che Deve Essere Conosciuto Interiormente con il piano cosmico; e, alla fine, al sentiero di specializzazione sul quale l’individuo presenterà i suoi doni dello spirito. Ogni stadio di questa sequenza non è ermeticamente sigillato dagli altri. Le pareti tra loro sono porose, ma nondimeno l’insegnante mantiene il punto d’attenzione sui vari stadi.

Ti prego di considerare che se fossi davanti a te, potrei farti dieci domande sul complesso orecchio-cervello umano e tu non sapresti rispondermi tutte e dieci le volte. E questo non perché queste informazioni non sono disponibili nella tua biblioteca locale o nelle librerie, ma perché non le hai studiate. E ti assicuro che queste sono più importanti da comprendere dell’ordine cosmologico di lontani sistemi solari.

La mia risposta intende forse che un discepolo non dovrebbe mai indagare sulle MOTE del cosmo? No. Non c’è nulla di sbagliato in questa linea d’indagine fin tanto che ne comprendi le implicazioni e che ti ci approcci consapevole dei suoi limiti intrinsechi. Ci sono delle eccezioni a questa regola? Sì, ci sono sempre.

Ho visto degli studenti che hanno un innato talento per le MOTE del cosmo e ciò è una componente essenziale della specializzazione del loro dharma. Questi individui tendono a innamorarsi delle Minuzie dell’Esoterico del cosmo, e cercano di fare del loro meglio per esprimere e confermare cose che percepiscono intuitivamente, cose che in genere sono prodotte da altre loro vite o portali di coscienza subliminali alla loro percezione conscia. Questi studenti sono come dei detective in cerca di interruttori della luce nascosti in una stanza buia.

Credono, per quanto la cosa possa essere subliminale, che se riescono a premere gli interruttori della luce, la loro illuminazione sia assicurata, il loro karma viene ripulito e così essere comodamente al comando del proprio destino. La realtà è che la stanza buia non è cosmica, è personale, e l’oscurità è la forza motivante che risveglia il “Detective” a conoscere se stesso. La MOTE del cosmo è una distrazione primaria lungo il cammino.

Quel che è eccitante e degno della vostra energia, per quanto riguarda il cosmo, è l’aspetto  pre-forma e pre-cognitivo: l’unità dietro la polarità. Il multiverso è il masimo sistema aperto, che sempre si auto-corregge e ricerca l’equilibrio dinamico della sua vibrazione seme. L’individuo è una particella di questo macro-sistema, che vibra in risonanza. Nel suo nucleo più profondo, l’individuo già sa cosa è necessario conoscere del cosmo, e questo è uno stato in sviluppo e in evoluzione di imitare l’aspetto pre-formativo del multiverso.

– Estratto da Creator, Sessione 3 (pubbl. 2003) – Domanda e Risposta n. 8

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