Coerenza della Coscienza Evolutiva Materiale associato alla musica Hakomi Project – Camere 4-5-6
Revisione traduzione: 2016
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La musica è il linguaggio che comunica in modo diretto ciò che non può essere detto a parole. Quando incontrate ritmo, melodia, timbro, tono e armonia – le componenti della musica – il vostro primo istinto è quello di arrendervi al loro linguaggio; entrate nel misterioso mondo della loro presenza creatrice dov’è possibile costruire un ponte e creare un’integrazione tra questi due mondi.
Lo strumento umano assorbe i suoni presenti nella musica e, se la musica è correttamente intonata, può entrare in risonanza simpatetica con essa. Come due diapason risuonano alla stessa frequenza quando uno viene colpito, così lo strumento umano può diventare un sistema di risonanza quando la sua struttura cellulare e atomica è sincronizzata dalla musica o – in modo più specifico – dalle frequenze vibratorie contenute nelle armoniche della musica.
La struttura atomica dello strumento umano è un sistema armonico in vibrazione. I nuclei vibrano, e nelle loro orbite gli elettroni vibrano in risonanza con i loro nuclei, ma a cosa risuonano i nuclei? Qual è la vibrazione primigenia che definisce l’espressione vibratoria di uno strumento umano? E può questa vibrazione cambiare e adattarsi, in un certo senso migrare a nuovi livelli di vibrazione che siano più allineati e a supporto dello scopo spirituale per cui l’anima umana ha scelto di incarnarsi?
L’umanità moderna è stata illusa da un suono e musica suonati, di fatto, per addormentare. Il mondo materiale della vibrazione sonora ha intrappolato lo strumento umano, sopprimendo o attenuando la vibrazione primigenia dell’anima umana. Questa condizione crea un fortissimo senso di separazione che, a sua volta crea un’ansia diffusa e una non-chiarezza che sono difficili da identificare e, di conseguenza, da risolvere.
È a questa vibrazione di separazione e di ansia a cui soggiacciono molti umani che, come sistemi di risonanza, nutrono e promuovono senza accorgersene. La verità è che la vita è spirito incapsulato, e tutta la vita è parte di una presenza unificata creatrice che vive sotto il mondo materiale come una corrente si muove sotto la superficie ghiacciata, solida e opaca di un fiume.
Utilizzando questa analogia, la musica può spezzare il ghiaccio e permettere all’individuo di immergere le sue mani nell’acqua e percepire questo movimento, questa corrente di vita universale, che innegabilmente emerge proprio da sotto la superficie del mondo materiale. È questa l’esperienza di ri-connessione che guarisce il senso di separazione così strettamente intessuto nello stato di umano. La musica delle Camere 4-5-6 dell’Hakomi intende ristabilire e sostenere questo senso di riconnessione.
Negli ambiti degli studi esoterici si sa da lungo tempo che il suono è il modo più efficace per andare oltre la separazione e riaccendere il senso d’integrazione nel sistema cuore-mente-corpo-anima. La musica, correttamente intonata e orchestrata, è come ago e filo che cuciono insieme le parti che compongono l’entità umana, e non in un’unione rigida ma in allineamento e coerenza plastici.
Sono l’allineamento e la coerenza che permettono al vostro lavoro spirituale di emergere e sbocciare, e il suono è il ponte che collega l’“arcipelago” del sistema cuore-mente-corpo-anima unendo le sue componenti in un’unica “geografia” o sistema al servizio dello scopo originarioe e innato della coscienza individualizzata (vedi diagramma qui sotto).
Ciò non significa che si debba necessariamente diventare un guaritore o un insegnante di opere spirituali. Lo scopo originario dello strumento e dell’anima umana, come insieme unificato, è quello di armonizzare la coscienza dalla densità della sopravvivenza materiale alle vibrazioni superiori dell’amore. Questa armonizzazione non è regolata dalle definizioni umane di bene e male o di giusto e sbagliato. Si tratta esclusivamente di portare in armonia vibrazioni disparate e sviluppare coerenza tra i due poli: quello della sopravvivenza e quello dell’amore divino.
Lo spirito diventa materia attraverso le vibrazioni del suono e, in modo simile, la materia diventa spirito attraverso le armoniche del suono. È un mutuo trasferimento energetico che solo ora la scienza comincia a comprendere. Sin dai tempi preistorici gli umani riconoscevano che la musica modifica l’ambiente e la nostra relazione con il tempo e lo spazio, ma ora la scienza sta svelando che la musica modifica anche la nostra struttura cellulare, i centri energetici (chakra) e la coerenza del nostro sé totale (il sistema cuore-mente-corpo-anima).
Nello studio delle onde noto come scienza della cimatica, le onde sonore producono un’influenza sulla materia inerte strutturandola in forme geometriche, e anche archetipe. La relazione di causa ed effetto delle onde sonore sulla materia è ciò che produce un effetto a livello atomico e cellulare dello strumento umano. Tuttavia, si tratta di qualcosa di più che di mere impressioni fisiche di onde sonore. Nel suono ci sono delle armoniche che si estendono in frequenze al di sopra e al di sotto della capacità uditiva dell’orecchio umano e che, comunque, hanno un impatto sulla struttura vibratoria del DNA, sulla struttura mente-cervello e sul sistema nervoso centrale dello strumento umano.
La struttura vibratoria dello strumento umano, che comprende le strutture del corpo, delle emozioni e della mente, è la dimostrazione pratica di frequenze non-allineate. Le vibrazioni di un organo differiscono da quelle di un altro; per esempio, quelle dello stomaco rispetto a quelle del cuore. La vibrazione della mente superiore è diversa da quella delle emozioni; la vibrazione del chakra corona è differente da quella della ghiandola pituitaria. Lo strumento umano è una vasta raccolta di sistemi vibratorii, ciascuno dei quali opera al servizio di un risultato funzionale che serve le necessità materiali dello strumento umano per la sopravvivenza nel mondo fisico e l’evoluzione verso i mondi spirituali della Sorgente Primaria. Queste correnti vibratorie in competizione creano una condizione di volubilità dell’intenzione, che a sua volta si esprime come confusione dell’intento e della volontà individuale.
Dato che la struttura vibratoria dello strumento umano è non-allineata e asimmetrica, è un insieme di vibrazioni che operano in una molteplicità di sistemi risonanti. Ci sono suoni che per loro origine-radice sono primigeni e causali. Questi suoni radice sono inudibili, ma ciò non di meno forniscono una frequenza orchestrata che porta lo strumento umano a un certo grado di coerenza.
I mantra, in modo particolare quando venivano utilizzati nelle scuole esoteriche di suono e luce, erano progettati per rafforzare le frequenze radice, o Vibrazione Sorgente, che costituiscono la vibrazione unificante di ciascuno strumento umano. È questa Vibrazione Sorgente unificante che di solito definisce la forma discendente in cui lo strumento umano si manifesta nel regno fisico, e anche il sentiero ascendente sul quale evolve.
Quando si manifesta nello strumento umano, la Vibrazione Sorgente dell’individuo si mischia con il mondo delle forme. È il “brodo vibratorio” del mondo esteriore che impatta e influenza lo strumento umano. Questo brodo vibratorio, in particolare quello che riguarda la tecnologia, ha un’azione che attenua la Vibrazione Sorgente nello spazio della coscienza umana. Questa Vibrazione Sorgente delle scuole esoteriche è analoga a quello cui si fa riferimento come al palpito dell’anima.
Il diagramma Gerarchia delle Vibrazioni (vedi sopra) illustra questa completa relazione tra la connessione interiore della coscienza individualizzata alla Sorgente Primaria (Dio) e la sua interfaccia con il mondo esterno di forma e densità vibratoria. Il suono spirituale aiuta a creare una Zona d’Interfaccia tra lo strumento umano e il brodo vibratorio del mondo delle forme. Questa Zona d’Interfaccia supporta la missione e lo scopo dello strumento umano, prevenendo la contaminazione vibratoria di esso in quanto vaso dell’anima umana e sbocco all’espressione di Suono e Luce della Sorgente Primaria, o ciò cui a volte ci si riferisce come al Para Vach.
Para Vach è il Suono e Luce primordiale e causale che trascende sia la manifestazione che la non-manifestazione. È il Respiro della Sorgente Primaria oltre il cosmo che crea, vitalizza e mette in moto la sostanza vibratoria della materia. Trascende la manifestazione di luce e suono anche quando si trovano nel loro stato più puro e luminoso.
Vi sono riferimenti ad esso praticamente in tutti i testi religiosi, e anche la fisica e la cosmologia descrivono, seppure indirettamente, il Para Vach. Nella Bibbia è il Verbo che si è fatto carne; è il Nada delle Upanishad; il Kalma-I-Ilahi o suono interiore del Corano; l’Hu dei Sufi; la Musica delle Sfere della filosofia pitagorica; il Fohat nel Buddhismo e il Kwan-Yin-Tien del misticismo cinese. A prescindere dal nome o dalla sua definizione precisa, è la causa fondamentale di tutto il suono e luce nel Grande Universo, che a sua volta è la causa fondamentale di tutta la manifestazione.
È questa connessione ad essere insita in ciascuno di noi. È la nostra fonte della pura vibrazione della nostra vita come esseri eterni. Nel libro “Cosmogonia Liminale” si afferma: “Dal Padre Nascosto originano le armoniche di Luce e Suono – i codici universali di unità – che sono distillati nei suoi Splendidi Figli nei mondi della forma”. Tuttavia, il mondo della forma può violare e contaminare questa connessione e sottile vibrazione, per cui è essenziale comprendere il concetto di “Zona d’Interfaccia”.
L’armonia è il principio regolatore della Zona d’Interfaccia, e la musica correttamente intonata può aiutare a creare, dirigere e sostenere questo senso di armonia. Se la Zona d’Interfaccia è correttamente gestita, fornirà un cuscinetto tra l’anima umana e i mondi della forma che premono su di essa. Si tratta di una conseguenza della densità della vibrazione all’interno dei mondi della forma che inavvertitamente, ma in alcuni casi di proposito, abbassano lo stato vibratorio del vaso umano dell’anima – lo strumento umano – al tasso di vibrazione della materia.
La musica sacra, i canti, i mantra e le vibrazioni armoniche controbilanciano gli effetti di questa densità vibratoria, e sono i mezzi più potenti con cui indirizzare e sostenere l’armonia insita nella Zona d’Interfaccia che circonda ognuno di noi. Nello stato meditativo, il suono della voce di una persona che canta un mantra o il sacro nome della Sorgente Primaria è molto potente, in particolare se la persona sta attivamente visualizzando e immaginando una Zona d’Interfaccia armoniosa.
Ci sono delle melodie integrate nella musica dell’Hakomi Camere 4-5-6 che possono essere interiorizzate e utilizzate come una “scopa” armonica per spazzare le vibrazioni più dense che possono essersi accumulate nella vostra Zona d’Interfaccia. Questo procedimento non richiede una bella voce e, di fatto, può essere più potente se l’espressione è data all’interno della vostra coscienza invece che dalle vostre corde vocali e dalla bocca.
Il prossimo mese sarà pubblicato un Discorso del Lyricus (Discorso del Lyricus n.5, La Zona d’Interfaccia) che fornirà un background più approfondito e delle applicazioni pratiche collegate alla Zona d’Interfaccia, e sul ruolo che essa ha nel supportare e favorire la coscienza evolutiva.
Dal mio mondo al vostro, James
– Testo presente nel sito WM2002 e in “Collected Works of WingMakers, vol. 1”