Il Libero Arbitrio (E)

lotus positionGli estratti tematici hanno lo scopo di facilitare chi studia il Materiale dei WingMakers a collegare temi ed espressioni specifiche del linguaggio WM. Questi termini non sono spiegati in modo definitivo (neppure nel Glossario, qualora ne facessero parte), ma vengono presentati in più scritti e di vario genere. Questa “raccolta” intende permettere allo studioso di raggiungere più agevolmente le varie sfumature di significato, tuttavia non esime dalla lettura anche del contesto da cui sono stati tratti, in quanto fondamentale per il loro miglior inquadramento e intendimento.

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Filosofia, Camera Due (estratto)

Come può la gerarchia svolgere il ruolo di centro interpretativo della verità senza manipolare le entità e, quindi, offuscare il loro libero arbitrio? Il Grande Esperimento fu progettato avendo il libero arbitrio come suo metodo primario per ottenere informazioni autentiche da poter essere utilizzate per espandere la Realtà Sorgente in tutte le dimensioni di esistenza. Il libero arbitrio è il filo di autenticità che dà valore alle varie prove all’interno del Grande Esperimento. La gerarchia, o qualsiasi altra struttura esterna, non pregiudica mai il libero arbitrio. Solo l’entità può scegliere la sua realtà, e questo è il principio fondamentale del libero arbitrio.

Il libero arbitrio non viene offuscato solo perché a un’entità si offrono realtà alternative o verità relative che ritardano la sua comprensione dell’uguaglianza alla Sorgente. È l’entità che sceglie di concentrarsi sugli aspetti esteriori della realtà, invece di esplorare le sue capacità e creare una realtà che sia sovrana. Il valore del libero arbitrio aumenta sempre quando si va verso la sovranità e, parimenti, diminuisce sempre quando si va verso una dipendenza esterna. La scelta tra sovranità o dipendenza esterna è alla base del libero arbitrio, e non c’è nessuna struttura o fonte esterna che può eliminare questa scelta di base. È una scelta interiore che, quali che siano le circostanze esterne, non può essere negata da nulla di esterno.

L’Universo di Totalità abbraccia tutte le dimensioni (inclusa la Realtà Sorgente) e, quindi, tutte le realtà sono contenute in esso. In questa incomprensibile diversità, ogni entità è dotata di una struttura che definisce il suo libero arbitrio nei termini della sua relazione con la Realtà Sorgente. Ognuna di queste strutture varia per discrezionalità di scelta, ma ognuna è connessa alla superstruttura della gerarchia. La realtà destrutturata della Realtà Sorgente è dove all’inizio fu concepito il libero arbitrio, e quando il principio si espanse nell’universo di tempo-spazio come filo di autenticità, divenne sempre più dipendente dal riconoscimento che l’entità aveva della sua totalità in relazione alla Sorgente Intelligenza.

Se l’entità fosse frammentata nelle sue parti componenti, la sua comprensione del libero arbitrio si limiterebbe a ciò che la gerarchia delimiterebbe. Se l’entità è un collettivo cosciente che riconosce la sua totalità sovrana, il principio del libero arbitrio sarebbe la forma di una struttura inutile, come un falò in un giorno d’estate. Quando le entità sono inconsapevoli della loro totalità, la struttura interviene come una forma di sicurezza auto-assunta. Con il continuo sviluppo di un universo strutturato e ordinato, le entità hanno definito i loro confini – i loro limiti – con l’espressione della loro insicurezza. Un po’ per volta sono diventate pezzi della loro stessa totalità e, come le schegge di uno splendido vaso, rimandano ben poca somiglianza della loro bellezza integrale.

Se riusciste a percepire le origini della vostra esistenza, senza dubbio vedreste quanto sia vasta l’entità. Se riusciste a penetrare i veli che celano il vostro destino, comprendereste quanto più vasti potreste diventare. Tra questi due punti dell’esistenza – origine e destino – l’entità è sempre il contenitore animato della Sorgente Intelligenza.Ha deliberatamente concesso a se stessa di esplorare gli universi di tempo-spazio come avamposto della Sorgente Primaria. Quindi, se da una parte la gerarchia può offuscare la comprensione che l’entità ha della sua stessa totalità, è l’entità che si arrende, per sua scelta, ad ascolta il linguaggio della limitazione, le proclamazioni delle apparenze, facendosi sedurre dal modello evoluzione/salvezza.

Perché la gerarchia non ha fornito il modello alternativo di trasformazione/maestria permettendo all’entità di operare una scelta e, così facendo, di esercitare veramente il suo libero arbitrio? Perché la gerarchia, come la maggior parte delle entità, è inconsapevole della sua totalità. I suoi frammenti, o sottogruppi, sono completamente dediti ai limiti. Dove vi sono limiti che definiscono e circoscrivono, c’è anche una struttura. Dove c’è una struttura profondamente radicata, è credenza diffusa che la trasformazione sia impossibile. Naturalmente, l’universo di tempo-spazio si conforma alla proiezione della matrice della credenza, e il concetto stesso di trasformazione viene rimosso dalla realtà della gerarchia.

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Filosofia, Camera Tre (estratto)

Contrariamente alle vostre istruzioni religiose, allo stato di indipendenza non si  accompagna la punizione. L’entità non viene punita per le sue scelte di esplorazione, altrimenti lo stato di indipendenza sarebbe impossibile da raggiungere. È solo tramite questo stato di indipendenza o di libero arbitrio che l’entità può raggiungere un’unicità di prospettiva. Se i limiti fossero troppo strettamente prescritti e l’entità fosse punita o le fosse permesso di accumulare una colpa ogni volta che erra, diventerebbe più un automa che un esploratore.

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Prima intervista al dr. Jamisson Neruda (estratti)

– Per esperienza personale, posso dirle che più è ampio il raggio di possibilità che si ha quando si accede maggiormente a un modo di pensare e a sentiero di attività multidimensionale, più si restringe la scelta di quello che è ritenuto il giusto modo di vivere. Si potrebbe anche dire che il libero arbitrio diminuisce quando si realizzano tutte le possibilità.

– Nessuno ha creato questo campo da gioco perché fosse uguale ed equilibrato per tutti. È stato progettato per consentire il libero arbitrio e la selezione della realtà basata sulle preferenze individuali.

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Creator S3 (estratto)

James (risposta 26) – La trasformazione avviene un individuo alla volta, e su espressa richiesta della persona. Non è orchestrata per tutte le forme di vita contemporaneamente perché ciò vorrebbe dire la fine del libero arbitrio.

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Intervista a James, aprile 2013 (estratto)

… Perché il libero arbitrio è la cosa più preziosa dell’Universo. Nel momento in cui un gruppo inizia a imporre o intercedere per un popolo, diventerebbe come una partita a scacchi giocata dai più forti, da chi meglio conosce il Grande Quadro. E, come ho già detto, questo è il tempo di “Noi, il popolo”. Questo non è il tempo dei salvatori. L’Era della Trasparenza lo richiede.—

– Estratti dal Materiale dei WingMakers

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