Multiverso Locale – Uno studio personale (S)

Dovete pensare a questo spazio – la sfera energetica del vostro Universo Locale – come l’equivalente di un portale che vi collega al Multiverso tramite la Presenza della vostra anima. (…)

Il sé umano possiede un Multiverso Locale il cui capo architetto e intelligenza governante è la vostra Presenza Quantica. E questa Presenza è composta della stoffa della Sorgente d’Intelligenza, e proprio come la Sorgente o il Creatore opera nel Multiverso Non-Locale, la vostra Presenza opera nel vostro Multiverso Locale.

Il Multiverso Locale è la sfera che contiene te – e non solo il tuo sé attuale, ma in questo Multiverso Locale sono incluse le frequenze energetiche collettive delle tue incarnazioni, le tue frequenze mentali ed emotive che scorrono all’interno e circondano questo campo multidimensionale. All’interno del vostro Multiverso Locale ci sono domini di coscienza o… o frequenze energetiche che creano una federazione di coscienza. Questa federazione si coagula in ciò che vedete ora con il vostro strumento umano. La maggior parte delle persone chiama questa coscienza terza dimensione o dominio umano. (…)

Intervista a James di Mark Hempel, aprile 2008– S3

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Dovete pensare a questo spazio – la sfera energetica del vostro Universo Locale – come l’equivalente di un portale che vi collega al Multiverso tramite la Presenza della vostra anima. (…)

L’immagine di Universo Locale si sviluppa in quella di Multiverso Locale. Nell’Attivismo Spirituale è precisato: “Il principio del Multiverso Locale è identico a quello di Universo Locale, solo che comprende i campi energetici invisibili dei livelli quantici e sub-quantici non decifrabili dai cinque sensi.” Così, grazie al riconoscimento e alla percezione del nostro Universo Locale, possiamo accedere alla nostra dimensione di Multiverso Locale.

Il concetto di Presenza Quantica potrebbe richiedere pagine e pagine, perché James ha coniato questa espressione definendola in una serie di spiegazioni distribuite in molti scritti. Comunque, la Presenza Quantica è assimilabile all’Anima, e James ha coniato questo neologismo affinché il concetto si “collochi fuori dal suo contesto storico e poetico per entrare in un contesto che è più pertinente al nostro tempo.” Ci invita, cioè, ad andare oltre l’idea che ci siamo fatti attraverso le descrizioni religiose e filosofiche per inserire questo concetto anche in una visione moderna della realtà che comprende le nuove scoperte della scienza nel mondo dell’invisibile.

Da un certo punto di vista, dobbiamo reintegrare in noi stessi due aspetti che sono divisi da secoli: il sacerdote e lo scienziato. Anticamente, scienza e religione erano strettamente collegate: il sacerdote era uno scienziato perché i misteri e le leggi della creazione erano i misteri e le leggi di Dio, e la Natura stessa era intesa come manifestazione fisica di Dio (e questo viene presentato nel Discorso del Lyricus n. 2. I primi “scienziati” nel senso moderno del termine furono i filosofi greci pre-socratici. Ancora oggi nelle culture tribali, lo sciamano, per esempio, cura fisicamente (medicina) e spiritualmente (sacerdote) perché ha una conoscenza – data dall’esperienza – della realtà invisibile dell’essere umano e del mondo circostante. Fortunatamente, più di uno scienziato oggi ammette che la creazione sottintende un’intelligenza superiore ed ha verso di essa un profondo rispetto (vedi il movimento Intelligent Design).

… e proprio come la Sorgente o il Creatore opera nel Multiverso Non-Locale, la vostra Presenza opera nel vostro Multiverso Locale.

La “non-località descrive le connessioni fondamentali tra parti che sfuggono alle nostre percezioni… “, e inoltre “… è quella proprietà indivisibile di un sistema che conferisce ad esso un’identità superiore alla somma delle sue parti.. [1]  Il Multiverso Locale è “locale” solo in relazione a “noi” come esseri in uno strumento umano, ma è a sua volta “non-locale” in quanto non si trova nella realtà tri-dimensionale, ma – come scritto prima – nelle dimensioni quantiche e sub-quantiche. Ecco quindi che:

Il Multiverso Locale è la sfera che contiene te – e non solo il tuo sé attuale, ma in questo Multiverso Locale sono incluse le frequenze energetiche collettive delle tue incarnazioni, le tue frequenze mentali ed emotive che scorrono all’interno e circondano questo campo multidimensionale.

Accettare l’idea di esistere anche in questo tipo di Multiverso Locale (Personale) dovrebbe aiutare a sgretolare quelle mura che ci condizionano a vederci come ci vediamo allo specchio, cioè come la nostra personalità attuale. Questo Multiverso Locale non è qualcosa che ci segue, ma è “noi” sempre e dovunque, in quel “qui-e-ora” che sfugge ai nostri sensi, così come l’attimo presente sfugge alla consapevolezza quotidiana.  

In quella dimensione c’è tutto ciò che appartiene in senso di vissuto e di esperienza, di pensieri ed emozioni, progetti, potenziali, successi e fallimenti, di ogni vita di ogni tempo e in ogni forma con tutte le loro relazioni con altre entità. È un qualcosa di talmente vasto da non avere possibilità di contenimento in una ipotetica forma materiale e può solo esistere in una dimensione al di là del tempo e dello spazio.

Considerarsi un Universo Locale ci rende coscienti e responsabili della nostra missione negli ambienti in cui viviamo, ma entrare nella sfera del proprio Multiverso Locale può anche essere destabilizzante, perché quando si lascia quella che si pensa essere la propria “identità” per entrare in una sorta di “nube energetica” priva di confini, limiti e punti di riferimento, la mente può vacillare ed “esplodere”, e tutto ciò che nella quotidianità è importante e ben definito può apparire tragicamente inconsistente.

A questo proposito, magari arbitrariamente, mi vengono in mente alcune battute del Discorso del Lyricus n. 1:

Studente: Stai dicendo che ho paura a sperimentare il mio sé più profondo perché poi ritornerò nell’ignoranza? Insegnante: Sto dicendo che la paura che hai dell’ignoranza ti tiene nell’ignoranza. (…) Hai paura di tornare al tuo sé umano dopo aver sperimentato il frammento-Dio in te. (…) È la paura di un’ombra così misteriosa, antica e primordiale, da sapere istantaneamente che trascende questa vita e questo mondo, e che la sua conoscenza ti cambierà irrevocabilmente. –Studente: Dunque è proprio questo cambiamento che temo? –Insegnante: È l’irrevocabilità del cambiamento, che temi.

All’interno del vostro Multiverso Locale ci sono domini di coscienza… o frequenze energetiche, che creano una federazione di coscienza. Questa federazione si coagula in ciò che vedete ora con il vostro strumento umano. La maggior parte delle persone chiama questa coscienza terza dimensione o dominio umano.

Federazione, dal latino “foedus=alleanza”– associazione di più enti che, accanto a una struttura autonoma individuale, danno vita anche a organi comuni cui sono demandati particolari compiti e poteri (www.sapere.it).

Così, in questo Multiverso Locale che noi siamo, coesistono non solo tutti gli aspetti visibili e invisibili della nostra attuale esistenza e personalità come energia, ma anche quelli propri di tutte le nostre incarnazioni; e con tutte si intendono non solo quelle passate ma anche quelle future. Qui mi riallaccio all’affermazione fatta da James sempre in questa Intervista: “I WingMakers rappresentano i nostri futuri sé proprio come noi rappresentiamo i loro sé ancestrali.

Nella Camera 3 della Filosofia, si afferma che: “Mentre leggete queste parole, state funzionando in dieci, se non cento, realtà simultanee nel Multiverso, ma soltanto l’entità è in grado di percepire queste realtà.

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